Si è fatto coraggio. Ha cambiato il tono della voce. E dopo una lunga pausa ha scandito forte al microfono: «Credo sia arrivato il momento. Forse la nostra presenza in Afghanistan va rivista. Certamente va rivista». E un boato di applausi ha riempito la grande chiesa di Ancona. Questo particolare lo ricordano perfettamente tutte le migliaia di persone con cui abbiamo camminato la sera del 31 dicembre scorso per ricordare al Paese e alla comunità ecclesiale che la pace esige di essere continuamente rimessa in “marcia”, per scuotere il nostro torpore di cittadini e di cristiani che dimenticano troppo facilmente tanto l'art.11 della Costituzione quanto il Vangelo della pace.
Ma la “colpa” di mons. Giancarlo Bregantini, criticato appena le agenzie hanno battuto la notizia, era evidente: si era dimenticato che certi discorsi è meglio non tirarli fuori, meglio non immischiarsi nella politica e nelle strategie della politica estera. Insomma, faccia il vescovo e lasci stare la guerra. Che si tratti di quella in Afghanistan o in Libia poco importa.
Leggi tutto:
Guerre dimenticate? Dimenticate la guerra! di Nandino Capovilla