"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Il capitolo 13 del Vangelo di Marco è molto complesso e di non facile e immediata comprensione, tant'è che l'autore stesso avverte il lettore perché comprenda bene quanto sta leggendo (vs.14). Il Discorso Escatologico (13,1-37) non ha la funzione di incutere paura o angoscia e non parla di sconvolgimenti planetari e della fine del mondo. Sappiamo che i Vangeli spesso si esprimono per immagini (linguaggio tipico del mondo semitico) piuttosto che per concetti e formulazioni teologiche, e senza il giusto discernimento è facile giungere a risposte errate e alienanti. Attraverso una chiave di lettura adeguata, che la stessa Scrittura ci fornisce, scopriremo che sole e luna altro non sono che simboli delle divinità pagane, mentre le stelle rappresentano i potenti di questo mondo. A questo proposito ci viene in aiuto Isaia: «Come mai sei caduto dal cielo, o stella del mattino figlio dell'aurora? (...) Eppure pensavi nel tuo cuore: salirò in cielo, sopra le stelle di Dio innalzerò il mio trono (...) mi farò uguale all'Altissimo (...) E invece sei stato precipitato nello Sheol» (Is 14). Il profeta non ci parla di una catastrofe cosmica, ma della rovinosa caduta del re babilonese Nabucodonosor che, come tutti i potenti della terra, aspirava alla condizione divina. Il brano, perciò, è un messaggio di speranza per coloro che credono in Gesù: tutti i dominatori, presto o tardi, finiranno nella polvere. Nel Regno di Dio non c'è posto per la paura, perché l'evangelista non ci sta parlando della fine del mondo, ma della fine di un mondo, di una realtà violenta, crudele e ingiusta. Sarà proprio sulla croce che sarà inaugurata la fine di questo mondo. Nel corpo crocifisso di Gesù si compirà il giudizio di salvezza: «Ora è tempo di gioia, non ve ne accorgete?». Sorge l'alba della stagione dell'infinita tenerezza di Dio per noi. Impariamo dal fico.
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B