Sono i giovani i nuovi poveri -
Rapporto 2016 di Caritas Italiana su povertà
ed esclusione sociale dal titolo "Vasi comunicanti"
Presentato oggi 17 ottobre 2016 il Rapporto Caritas per il 2016, e per la prima volta in Italia viene ribaltato il modello secondo il quale gli anziani sono più indigenti. La mancanza di lavoro sta distruggendo un'intera generazione di giovani. E al Sud le richieste di aiuto arrivano dagli italiani più che dagli stranieri.
In Italia vivono, spiega lo studio, in uno stato di povertà 1 milione 582 mila famiglie, un totale di quasi 4,6 milioni di individui. Si tratta del numero più alto dal 2005 ad oggi. A questi si sommano 153.842 migranti sbarcati nelle coste italiane solo nel 2015. La risposta: «L’unica strada percorribile è quella di un Piano Pluriennale di contrasto alla povertà, che porti alla introduzione nel nostro Paese di una misura universalistica contro la povertà assoluta», si legge nel Rapporto
Il Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia (e alle porte dell’Europa) della Caritas Italiana nella sua edizione del 2016 si colloca in una particolare congiuntura storico-sociale. Il 2015 è stato infatti definito come l’annus horribilis per i movimenti migratori, non solo per l’elevato numero di rifugiati, sfollati e morti registrati, ma anche per l’incredibile debolezza ed egoismo che molti Paesi hanno dimostrato nell’affrontare quella che, innanzitutto, si è rivelata una emergenza umanitaria.
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Servizio TG2000
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L'evoluzione della povertà in Italia
nel commento di Paolo Beccegato, Caritas Italiana