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domenica 10 maggio 2015

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 21/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: 
Gv 15,9-17



"Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi." E' la pienezza della rivelazione trinitaria del Dio Amore: il Padre ama il Figlio ed è riamato dal Figlio, perché amare ed essere amato è l'essenza stessa del Padre, e questo ineffabile Amore dell'Uno per l'Altro è lo Spirito Santo, la Vita stessa di Dio, Principio e fine di tutte le cose. 
E' il Soffio Santo che il Figlio, dall'alto della croce (Gv 19,30), consegna a noi suoi fratelli ("Parédoken to Pnèuma") partecipandoci la vita trinitaria. Ma perché questo Amore possa dimorare in noi è necessario che custodiamo i suoi comandamenti, comandamenti che in realtà sono uno solo: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi" (Gv 13,34). "Il fine di tutta la vita di Gesù è quello di comunicarci la gioia ineffabile dell'Amore che c'è tra lui e il Padre" (S. Fausti). E il segno distintivo del cristiano è proprio la gioia, quella piena, traboccante, che nasce dalla consapevolezza che siamo amati di un amore che fa di noi dei figli capaci di amarci gli uni gli altri. 
L'amore del Signore diventa perciò in noi autentico, credibile, solo quando si trasforma in amore per i fratelli, amore che si manifesta, diventa sperimentabile nello spendersi per gli altri (cfr, Gv 13,1-17). Infatti "nessuno ha un amore più grande di questo che dare la vita per i propri amici"(15,13). E' il frutto del suo comandamento, il"comandamento nuovo (Entolè Kainè)", quello di una qualità e di una ricchezza tali che avvolge e permea la vita di ogni credente dando un respiro nuovo alle 'dieci Parole' consegnate a Mosè:"Amatevi come io ho amato voi"