Mercoledì 2 marzo l'arcivescovo di Agrigento si è recato in visita a Lampedusa.
Sono qua per dirvi di non sentirvi soli, in questo altro momento, così difficile e faticoso per voi tutti, per incoraggiarvi e dirvi grazie per la testimonianza che date. Grazie perché il vostro cuore continua a restare aperto a gente che vuole vivere. Perché, ancora una volta, testimoniate che riuscite a non lasciarvi imprigionare, anche se i timori possono essere legittimi, dalla paura per ciò che la vita e la storia vi chiedono a prezzo sempre più alto. Perché state traducendo, in gesti concreti, ciò che la pagina del Vangelo dice: “Ero forestiero, ero nudo, avevo voglia di libertà… e mi avete accolto”. So che non è facile tutto ciò, e dirvi queste cose, credetemi, non è ripetervi parole cortesi e d’occasione che servono per tenervi quieti.
L'attuale situazione a Lampedusa: