"Misericordiosi come il Padre. «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36)" è il titolo del 38° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, che si è svolto a Sacrofano (Roma), presso la “Fraterna Domus”, da lunedì 18 a giovedì 21 aprile 2016.
Il tema si ricollegava direttamente al Giubileo straordinario indetto daPapa Francesco perchè la misericordia è la parola chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi e il nostro aprirci a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali.
L'incontro delle 220 Caritas diocesane in Italia cadeva inoltre a 45 anni dalla nascita di Caritas Italiana, e puntava a fare un sintetico bilancio dell’impegno pastorale a servizio dei poveri e della Chiesa in Italia; orientarne il cammino futuro, alla luce delle tematiche legate all’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, all’Anno giubilare, all’enciclica Laudato si’ e alle ulteriori indicazioni formulate da Papa Francesco Giovedì 21 aprile in Vaticano durante l’Udienza del Santo Padre, riservata esclusivamente ai partecipanti al Convegno.
Durante il Convegno inoltre è stato diffuso il Rapporto "La primavera dei profughi e il ruolo della rete ecclesiale in Italia" (pdf) aggiornato ad aprile 2016.
"... Prima di parlare di Chiesa dobbiamo allora parlare di Dio. Il nostro è un Dio inquietante e scomodo, perché è tra noi e con noi. Ha la faccia da uomo. Ha fame, ha sete, è solo, è senza vestiti, è malato. Ce lo possiamo trovare tra i piedi. Parla con la samaritana, con l’adultera, non si vergogna di andare da Zaccheo, prepara la festa per il figlio mascalzone, rivaluta i rottami della società. E’ il Dio che sta dalla nostra parte. Anzi "quando lo cerchiamo nel tempio, Lui si trova nella stalla; quando lo cerchiamo tra i sacerdoti, si trova in mezzo ai peccatori; quando lo cerchiamo libero, è prigioniero; quando lo cerchiamo rivestito di gloria, è sulla croce ricoperto di sangue" (Frei Betto). La Chiesa, che è la continuazione di Cristo, non può non essere così. “Non avvicinarsi al mondo è un peccato contro la propria identità” (Mons. Romero).
La misericordia Gesù non l’ha definita, ma l’ha mostrata. La misericordia, cuore del messaggio biblico, è opera di salvezza, mai di perdizione. È atto di amore e di giustizia da parte di Dio. Anzi è la giustizia più grande. Il Dio di Gesù Cristo non è solo il Padre che ama, o il Compagno Silenzioso della solitudine di tanti uomini, o il Dio compassionevole lento all’ira e grande nell'amore, ma è il Dio che ci divinizza. La misericordia, rigenera, dona, fa saltare gli ingranaggi iniqui. Ecco allora che una Chiesa di misericordia è necessariamente Chiesa “estroversa”, accogliente. ”Una Chiesa in uscita” come l’ha definita papa Francesco. Una Chiesa senza pareti e senza tetto, aperta a tutti, capace di accogliere tutti, che sia ‘la fontana del villaggio, come diceva don Tonino Bello. Una Chiesa che serve come il sale che dà sapore sciogliendosi, come la candela che fa luce consumandosi, come il lievito che fermenta mescolandosi con la farina, come il chicco che si fa grano marcendo. Chiesa che ama servendo e che serve amando, perché una chiesa che non serve, non serve a niente. 3 Proprio questo ci chiede l’Amore più grande: di non essere più la Chiesa dei riti senza vita, delle tradizioni senza Vangelo, delle pratiche stanche, piuttosto, la Chiesa che fa esperienza del Risorto, che Lo incontra nella storia e che è capace di proporre la catechesi con il grande libro della storia – non solo quella scritta ma quella vissuta tutti i giorni – dove s’incontrano ragazzi che si bucano, donne che si prostituiscono, anziani che dipendono dal gratta e vinci, disperati che fanno ricorso agli usurai, mafiosi che fanno pagare il pizzo, uomini corrotti…”.
Lo ha detto, lunedì 18 aprile, il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas italiana, nella sua prolusione in apertura del 38° convegno nazionale delle Caritas diocesane intitolato “Misericordiosi come il Padre. ‘Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso’ (Lc 6,36)”.
Leggi anche l'intervento di:
- S.E. Mons. Nunzio GALANTINO, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana "Inclusione sociale dei poveri: una priorità" (pdf)
- S.Em. Card. Luis Antonio TAGLE, presidente di Caritas Internationalis "Opere di una misericordia senza confini" (pdf)
- don Francesco SODDU, direttore di Caritas Italiana Sintesi dei tavoli di confronto (pdf) e orientamenti per un cammino comune (pdf)