Battesimo del Signore - Anno C
Is 40,1-5.9-11
Tt 2,11-14; 3,4-7
Lc 3,15-16.21-22
Questa che celebriamo oggi è l'epifania nelle acque, la manifestazione di Gesù nelle acque del Giordano.
Acqua e cielo, cieli aperti: "… e mentre pregava, si aprì il cielo", è scritto.
Come pesano i cieli chiusi! pesano su tutti noi: dopo giorni di nubi portiamo i cieli chiusi anche negli occhi. Poi si lacerano i cieli e si liberano pure gli occhi, ci viene incontro il cielo.
È scritto anche: "E scese lo Spirito Santo, in forma corporea, come colomba, su di lui e venne una voce dal cielo: "Tu sei il mio Figlio, il diletto, in te mi sono compiaciuto"".
Forse non è un giorno solo quello in cui Dio dice: "Tu sei mio Figlio…".
Come per un padre, come per una madre -così mi sembra di capire-, ci sono giorni in cui ti vengono alle labbra come una necessità, quelle parole: "Tu sei mio figlio". È un'esclamazione del cuore.
Io vorrei oggi sottolineare tre giorni in cui Dio dice: "Tu sei mio Figlio". So che, così facendo, opero un'indebita riduzione, ma voi mi perdonerete...
Ebbene oggi -sono sincero- mi commuovo al pensiero che, il giorno in cui morirò e arriverò a lui, Dio, egli mi guarderà: sarò un pover'uomo, pieno di dubbi e di fragilità, ma lui mi guarderà e mi dirà: mio figlio sei tu, oggi ti ho generato.
Leggi tutto: Omelia di don Angelo Casati