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mercoledì 12 gennaio 2011

Haiti un anno dopo

Un anno fa una delle più grandi catastrofi della storia si abbatteva su Haïti. Il 12 gennaio 2010, alle 16.53 la terra ha tremato: sette gradi di magnitudo e una scossa che in venti secondi ha spazzato via 250 mila vite e lasciato segni indelebili su una comunità che fatica a risollevarsi. Colera e inerzia politica, poi, si sono abbattuti inesorabili sui sopravvissuti.

Un anno fa, il 12 gennaio 2010, s'è abbattuta su Haiti la più grande catastrofe naturale della storia moderna. 250mila morti e un milione e mezzo di senza tetto sono il bilancio del devastante terremoto del settimo grado Richter che ha colpito la capitale Porto Principe e i sobborghi distruggendo o danneggiando l'80% dei suoi edifici. Il paese più povero dell'emisfero occidentale tornò indietro di trent'anni in un solo minuto devastante.
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Il 12 gennaio 2010 un violento terremoto devastava l'isola caraibica. Dodici mesi dopo, la denuncia di Save the children a SkyTG24: "Tantissimi i minori che vivono ancora in campi improvvisati, senza accesso ai servizi di base".
Guarda il servizio: Haiti un anno dopo, 500mila bambini ancora in accampamenti

Gli interventi di Terre des Hommes ad un anno dal terremoto che ha sconvolto Haiti
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Dopo il sisma che il 12 gennaio scorso ha colpito Haiti, provocando circa 230.000 vittime, oltre 300.000 feriti e un milione e mezzo di senza tetto, l'impegno della Caritas continua.
Leggi tutto: Emergenza terremoto Haiti

Chiedo agli amici stranieri di darci almeno un giorno, solo un giorno. Lasciateci soli il 12 gennaio 2011, e il 12 gennaio degli anni a venire. Lo ribadisco: chiedo solo un giorno ogni anno, dal 2011 in poi, per piangere i nostri morti, ricordarli, per riflettere su quello che ci è accaduto, e su come e perché siamo arrivati al punto in cui siamo oggi. Dobbiamo ritrovare la pace in quel giorno, soli con noi stessi.
Leggi tutto: Haiti un anno dopo. "Amici stranieri, lasciateci soli"