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sabato 2 ottobre 2010

Benedetto XVI a Palermo


«Una parola che possa indicare orizzonti di speranza». È quello che la Sicilia si aspetta da Benedetto XVI che domenica passerà l’intera giornata a Palermo dove saranno rappresentate tutte le diocesi dell’isola. 

Dopo Londra, anche Palermo è sotto il fuoco incrociato delle polemiche a causa dell’imminente visita del papa. Come è stato per la Gran Bretagna (v. Adista n. 68/10), dove Benedetto XVI si è recato dal 16 al 19 settembre scorsi, a destare perplessità è l’ingente spesa prevista: nel caso di Palermo, ben 2,5 milioni di euro a carico delle istituzioni locali. Saranno infatti Regione e Comune a sostenere i costi della visita: rispettivamente per il 90% e per il 10%, secondo quanto ha dichiarato il vicesindaco Francesco Scoma, spiegando che la somma - almeno per quanto attiene ai 200mila euro a carico del Comune - verrà attinta dal fondo di emergenza.
La città si prepara dunque ad accogliere il papa, il prossimo 3 ottobre, in un clima non proprio disteso. Voci critiche si sono levate dal mondo dell’associazionismo e degli operatori sociali.

...Una domanda che sorge spontanea è quale aiuto reale e concreto può venire dalla presenza del Papa in una Sicilia paralizzata dal fatalismo e piagata dai tanti suoi mali endemici. Come Pietro e Giovanni davanti al paralitico Benedetto XVI non può limitarsi a qualche coraggiosa denuncia o a qualche generosa elemosina, ma ripete, come gli apostoli, alla Sicilia: ” nel nome di Gesù Cristo, alzati e cammina” (At 3,6). Il successore di Pietro viene a confermare nella fede cristiana il popolo siciliano... Benedetto XVI ci ricorda il grido accorato di Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 maggio 1993: “Nel nome Cristo, crocifisso e risorto, che è Via, verità e Vita convertitevi, un giorno arriverà il giudizio di Dio”...