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giovedì 14 ottobre 2010

46ª Settimana sociale - Reggio Calabria 14-17 Ottobre 2010

“Cattolici nell’Italia di oggi.
Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”
 
Ci siamo. Dopo due anni di preparazione, un centinaio di incontri in tutta Italia e il documento preparatorio, ecco il giorno inaugurale della 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani. Monsignor Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea e presidente del Comitato Scientifico e organizzatore, si dice «personalmente colpito» per l’interesse suscitato da questo evento, lungo il cammino di preparazione, che ha consentito di capire «quanto sia stato fecondo il contributo dei cattolici nella ricerca e nella realizzazione del bene comune del nostro Paese». Da oggi, e fino a domenica, si torna dunque a riprendere quel tema, «provando a comprenderne fondamenti e condizioni perché si realizzi effettivamente, in rapporto ad alcuni problemi concreti di oggi», da risolvere con l’apporto di tutti.

Declinare oggi, in Italia, il concetto di bene comune. In questo obiettivo è contenuto il cuore del lavoro che animerà la 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani di Reggio Calabria. A dare le coordinate per questa «opera di discernimento» è il Documento preparatorio redatto dal Comitato scientifico e organizzatore, costruito secondo un itinerario che indica mete, metodo, soggetti coinvolti e che ruota attorno ad alcune parole chiave.

Per seguire l'evento, anche attraverso video consulta il Programma
Il biglietto d’invito alla 46asettimana sociale di Reggio Calabria, redatto nell’aprile 2009 dal Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane, è rivolto a tutto il mondo cattolico e non solo; agli uomini e alle donne che vivono la fede cristiana e, per mezzo loro, a ogni uomo e ogni donna che, nei limiti delle proprie forze, sono solleciti nella responsabilità per il paese e, attraverso questo, per la più vasta comunità umana. Il riconoscimento della dignità e della libertà di ciascuna persona – vi si legge ancora – è oggi così minacciato da provocare tutte le nostre responsabilità.
Tre sono le parole-chiave del ‘biglietto’: speranza, responsabilità e agenda.
Speranza (e non ottimismo): la capacità, cioè, di discernimento e di scelte per vedere le cose nuove che, pur nella crisi, animano la società.
Responsabilità, a partire dalla consapevolezza espressa da Benedetto XVI a Cagliari: serve una nuova generazione di cattolici capaci di assumersi responsabilità pubbliche.
Agenda,che non è un programma politico, economico, culturale, ma un sommesso e umile invito ad uno sforzo di discernimento per dare un ordine ai problemi gravissimi del Paese.