La cosiddetta modernità si apre con un grido: Dio è morto e suona vittoria, libertà, emancipazione. Una Chiesa resisterà ancora per i pavidi, i timidi, coloro che temono la morte. L’uomo ha diritto a vivere comodamente sulla terra, e questo diritto premia solo il più forte, il più audace, il più temerario: il mondo è tuo. Il povero, l’emarginato è un essere spregevole, un ozioso, un debole che si emargina da se stesso. Non bisogna perdere tempo con lui. Lasciamo ai religiosi e alle religiose che disprezzano la terra di accogliere questi derelitti che per noi sono dei relitti, dei poveri resti. L’uomo vero è il super uomo. Il potere è volontà e la volontà raggiunge il potere: la sintesi è volontà di potenza.
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