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sabato 12 giugno 2010

Se ti dimentico, Gaza, si paralizzi la mia destra

"Al momento in cui scrivo, sembra che si sia ormai placato lo sdegno che internazionalmente si era manifestato sui giornali e nelle piazze per l'attacco israeliano alla nave dei pacifisti diretta a Gaza.

L'ombra lasciata cadere sui pacifisti facinorosi che avrebbero aggredito i militari israeliani, la falsa consapevolezza che la nave volesse semplicemente fare un'azione dimostrativa per attirare l'attenzione sulle condizioni degli abitanti di Gaza, la polvere mediatica che inevitabilmente si accumula sui fatti per dar spazio ad altre vicende avvenute nel frattempo, sono tutte ragioni plausibili per giustificare il silenzio che lentamente sta lasciando scivolare la notizia dalle prime pagine a quelle interne, dalle quattro colonne al trafiletto..." (TONIO DELL'OLIO)

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LA VITA OLTRE IL MURO

La barriera di oltre 700 km edificata dal governo israeliano imprigiona il popolo palestinese impedendogli lo svolgimento di una vita normale. Il muro tuttavia preclude anche alla popolazione israeliana la possibilità di guardare oltre, scorgendo nel volto dell’altro i tratti di una comune dignità umana e con essa la prospettiva stessa della pace. Esistono ancora, da una parte e dall’altra, spazi di resistenza in grado di aprire brecce e generare possibilità di futuro? Confronto – dibattito a Genova il 10/04/10 nell’Auditorium di Palazzo Rosso tra Alì Rashid, diplomatico palestinese e Moni Ovadia, attore e musicista

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