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domenica 13 giugno 2010

MARTINI - Gesù e il profumo di resurrezione

«Mentre Gesù si trovava in Betania, in casa di Simone e il lebbroso, gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. I discepoli, vedendo ciò, si sdegnarono e dissero: "Perché questo spreco? Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!". Ma Gesù, accortosene, disse loro: "Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. Versando quest’olio sul mio corpo lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei"».


L’importanza dell’episodio è chiara: fa già parte del racconto ecclesiale della passione e quindi, secondo la predicazione stessa, viene proclamato ogni volta che si proclama il vangelo della morte di Gesù. Significativa la sottolineatura del Signore: ciò che la donna ha compiuto è parte del vangelo. Curiosa la specificazione: «in ricordo di lei». La donna, con il suo gesto, è messa al centro dell’attenzione delle parole di Gesù.
..."(CARLO MARIA MARTINI)

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