e l'ecologia
di Franco Cardini
L’ecologia studia le relazioni tra gli organismi viventi e l’ambiente in cui si sviluppano”. Questa limpida, semplice definizione di ecologia è richiamata all’inizio del capo 138 della Laudato si’. E ha provocato varie critiche: banalità, adesione acritica alle “mode ecologiche” vigenti, conformismo culturale.
Temo in realtà che il testo della Laudato si’ corrisponda a qualcosa di tanto spesso (fin troppo) ricordato, citato e ovviamente criticato quanto poco o nulla veramente consultato e tantomeno letto. Perché chiunque l’abbia sia pur superficiamente avvicinata si è reso conto non solo della ricchezza e della complessità del suo testo – al di là del suo carattere sintetico, che dovrebb’essere oggetto di studio, esegesi e annotazione analitica densissimi – bensì anche, e soprattutto, del suo carattere ch’è anzitutto sociale e antropologico. Non solo: si tratta di un testo rigoroso, durissimo, che formula accuse tanto pesanti quanto precise nei confronti degli autentici responsabili dell’inquinamento, della desertificazione, della distruzione della biodiversità, del surriscaldamento, dell’accumulo dei rifiuti (compresi quelli tossici e quelli radioattivi) e del loro scorretto smaltimento, della crisi dell’acqua potabile. Tutti i problemi che ci riguardano e ci preoccupano, a cominciare dalle migrazioni sempre più imponenti di masse umane dall’Africa e dall’Asia alla volta dell’Europa, sono conseguenze di quei problemi, suscitati da chi ha interesse a gestire un “progresso” disordinato e nocivo per la stragrande maggioranza del geneer umano. Basti pensare alla produzione e al traffico di armi e di droga: a chi giova, chi ci guadagna, chi ne è vittima.
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