un altro senso è possibile
di Bruno Forte
"... il mese di agosto, quello in cui parecchi Italiani programmano i giorni delle loro vacanze. Tempi e possibilità non sono certo quelli di una volta, della stagione delle vacche grasse in cui tanti non esitavano a spendere più delle loro reali possibilità pur di assicurarsi vacanze spesso fagocitate dalla rincorsa delle apparenze e bruciate dalla ricerca spasmodica del divertimento a tutti i costi. Per chi potrà permettersele, le vacanze saranno a misura della crisi, salvo i ricconi che non hanno problemi di spesa, o gli irresponsabili, che si lanceranno ancora una volta in scelte non corrispondenti ai loro mezzi reali. Eppure, la vacanza dovrebbe essere un diritto di tutti, o per lo meno una possibilità offerta a tutti di vivere in modo diverso un congruo tempo per ritemprarsi e ricominciare la fatica dei giorni. Un esempio in tal senso ce lo dà Papa Francesco, che non è mai “andato” in vacanza e che tuttavia, a suo modo, vive un suo periodo di vacanza, scegliendo di avere nei mesi estivi un po’ più di tempo per sé, arricchito da lettura, silenzio e preghiera. A differenza di quanto molti potrebbero pensare, una simile scelta non è di rifiuto o di rinuncia alla vacanza, ma di valorizzazione di essa in un senso che non è immediatamente accessibile ai più e al consumismo che li condiziona, e che invece potrebbe dare a tanti un diverso respiro e una migliore ripresa. Provo dunque a riflettere su come potrebbe essere vissuta la vacanza a partire non dall’esteriorità delle offerte sul mercato, ma dall’interiorità delle scelte di vita e delle esperienze che ne arricchiscono la qualità e la bellezza.
... C’è però un altro senso possibile della vacanza: fare vuoto, sì, come dice la parola stessa, associata al “vacare”, allo svuotarsi, non però svuotandosi d’impegno o di responsabilità, ma esattamente al contrario recuperando il valore e la bellezza possibile della vita che si è chiamati a vivere, con tutto il bagaglio dei suoi lacci e delle sue esigenze.
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Vacanza in questo senso è recuperare il senso che rende bello ciò che facciamo o possiamo fare, uno svuotarsi dell’effimero per riempirsi del duraturo, un allontanarsi dall’apparenza per gustare fino in fondo il sapore della realtà, quando è illuminata dalla luce della verità e dell’amore. Vacanza è ritrovare il gusto del fermarsi a riflettere, il coraggio del pensare
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La vacanza nel suo senso ultimo e profondo può diventare così incontro nuovo e sorprendente con il Dio che viene e con l’uomo nascosto in ciascuno di noi, che è fatto per Lui e trova pace solo quando riposa in Lui
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