Esiste una teologia della liberazione tutta italiana, una chiesa che è purtroppo minoritaria ma ha contribuito alla formazione civile degli italiani. Ha attraversato il Novecento, è stata isolata, spesso condannata. Don Primo Mazzolari, padre Ernesto Balducci, don Milani...
Questa teologia della liberazione che annovera tra i maestri indimenticabili don Milani arriva fino a oggi: don Andrea Gallo e la sua difesa dei valori della costituzione, padre Alex Zanotelli e la sua instancabile campagna in giro per l’Italia per difendere l’acqua pubblica contro la privatizzazione. Proprio all’acqua che deve restare un bene di tutti è dedicato uno degli scritti di don Milani inclusi nel libro. (A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca) E’ una lettera del 1955 inviata al direttore del Giornale del Mattino Ettore Bernabei. Il titolo è L’acqua è di tutti, ne proponiamo un estratto, da leggere per prepararsi ai referendum del prossimo giugno...
Una ricognizione su quali danni ha provocato in Italia la privatizzazione dell’acqua e sulle risposte messe in atto dalla cittadinanza attiva. Per arrivare alle urne con le idee chiare sull’acqua bene comune e sulla sua gestione pubblica.
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Per lui l’acqua è madre e sorella, un bene essenziale, escluso che qualcuno possa rubarla. Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, di battaglie ne ha combattute tante, sempre in prima fila per la pace, la non-violenza, i più deboli. L’idea che qualcuno possa privatizzare l’acqua gli fa commettere il suo unico peccato capitale: andare su tutte le furie.
Leggi tutta l'intervista a Alex Zanotelli a cura di Flavia Amabile: "Per i cattolici l'acqua è la sorella e la madre Sarebbe da cretini privatizzarla" (pdf)