
C’è il rischio di dare un consenso, anche se apparentemente molto lontano, a quanto sta succedendo in Iraq: la strage di cristiani nella chiesa siro-cattolica di domenica 31 ottobre, e poi tutte le altre violenze e uccisioni di questi giorni.
Un consenso fatto forse di silenzio, perché le notizie sui mass media sono altre.
Un consenso dato alla guerra per esportare la democrazia. Un consenso più o meno velato al grande affare della lobby delle armi made in Italy che è riuscita a vendere in Iraq, solo nel 2009, per oltre 3 miliardi di euro. Tutte per la sicurezza e la polizia? ...Leggi tutto: Elogio del dissenso

Cosi, tra concerti di bande e fanfare militari, gli italiani potranno lietamente festeggiare il 4 novembre...
Leggi tutto: 4 novembre: tutti in fila per i cacciabombardieri, prima che ci vendan la Cavour