“Come gli altri Rapporti – spiega Giorgio Alessandrini, presidente vicario Onc-Cnel -, anche questo, non misura i livelli di integrazione effettiva degli immigrati, ma le condizioni più o meno favorevoli per lo sviluppo e per il buon esito di processi di integrazione. Il Rapporto offre ai decisori politici la conoscenza del quadro complesso della realtà immigratoria italiana, li sollecita alla verifica e al confronto, ad individuare le criticità e a mirare le nuove azioni”. Uno studio che quest’anno presenta anche delle novità come l’analisi sulle collettività nazionali più numerose rispetto a inserimento occupazionale e criminalità, “con risultati innovativi e lontani dai pregiudizi”.
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