Oggi, primo “International Mandela Day” istituito dall’Onu, in Sudafrica è tutta una festa, un tributo al ‘padre del nuovo Sudafrica’, quello voluto soprattutto da Nelson Rolihala Mandela, dopo i lunghi e oscuri anni del razzismo e dell’apartheid. Da stamani festeggiamenti speciali sono in corso dal Palazzo reale di Mvezo, dove Mandela nacque il 18 Luglio di 92 anni fa, nella provincia sudafricana dell’Eastern Cape, alla vicina Qunu, circa 30 chilometri più a nord - dove visse parte delle sue infanzia e adolescenza – fino a Johannesburg, dove l’ex-presidente e i suoi familiari sono stati raggiunti nella casa di Houghton da un centinaio di bambini provenienti dall’Eastern Cape. Anche se Mandela è lontano, nella capitale, e in Sudafrica è inverno, dalle prime ore di oggi migliaia di persone sono giunte al ‘Multi Purpose Centre’, cuore delle attività sociali e culturali di Mvezo da ogni dove, con ogni mezzo: elicotteri, incluso quello militare del presidente Jacob Zuma, e lussuose auto per i notabili; cavalli, biciclette e, come ancora oggi è regola per la maggior parte delle donne e degli uomini d’Africa, le proprie gambe per tutti gli altri. Nei luoghi di lavoro, nelle chiese, negli ‘stokvels’ (importanti associazioni popolari di risparmio) o semplicemente a casa, ogni sudafricano di buona volontà ha dedicato o sta dedicando 67 minuti della sua giornata – tanti sono stati gli anni dedicati da Mandela alla lotta contro la segregazione razziale – ad attività comunitarie a favore dei più poveri e svantaggiati.