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sabato 15 febbraio 2014

"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n. 13/2013-2014 (A) di Santino Coppolino


'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
di Santino Coppolino




Vangelo: Mt 5,17-37






Gesù è venuto a liberarci dalla schiavitù della Legge non "demolendola" ma compiendola, in un modo superiore, divino. Egli infatti non è la fine bensì "il fine" della Legge e dei Profeti, non annuncia la Torah ma proclama il Vangelo, la buona/bella notizia della giustizia "eccessiva" del Figlio che ama come il Padre, senza per questo trasgredire la Legge: "L'amore infatti non fa male a nessuno: pieno compimento della Legge è l'Amore" (Rm 13,10). Gesù con le Beatitudini ha dato compimento al Regno di Dio annunciato e atteso dalla Legge e dai Profeti, Regno che però ci delude perché oltrepassa le nostre aspettative: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro ?"(Mt 11,3). Le sue logiche non sono l'accumulo e il dominio ma la condivisione e il servizio ai fratelli che sono nel bisogno, esso non è più per un solo popolo, Israele, ma è per tutta l'umanità. La comunità dei discepoli è invitata ad accogliere le Beatitudini come la Torah Nuova per la costruzione del regno: chi le ignorerà "sarà minimo" cioè si autoescluderà, chi le accoglierà e le custodirà "sarà grande" cioè ne farà parte. L'evangelista adesso presenta sei antitesi: "fu detto/io però vi dico", che poi antitesi non sono perché la relazione fra le due parti non è di puro contrasto, in quanto il secondo elemento: "ma io vi dico" non sopprime, non abolisce, "non demolisce" il senso racchiuso nel primo ma lo rivela.
Gesù non proclama una Legge diversa, solo però la chiarisce, la interpreta in modo diverso, nuovo, un modo che nessuno mai ha proposto e attuato, una buona notizia che ha sapore di vita eterna perché viene dal cuore del Figlio che vive nel e del Padre: "l'Unigenito Dio che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato"(Gv 1,18), buona notizia che è Egli stesso, vita sovrabbondante di Dio, dono d'amore per ogni discepolo che crede in Lui.