domenica 7 dicembre 2025

EGIDIO PALUMBO: Per una lettura mistagogica del Simbolo della Fede nella Liturgia della Chiesa (VIDEO)

Per una lettura mistagogica 
del Simbolo della Fede 
nella Liturgia della Chiesa
Egidio Palumbo

19.11.2025 - Quinto dei Mercoledì della Spiritualità 2025

VIVERE NELL’OGGI CON PROFEZIA
IL SIMBOLO DELLA FEDE

promossi dalla Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto

(Foto di repertorio)

1. Liturgia, esperienza di fede e trasmissione delle fede

Prima di riflettere sulla collocazione del Simbolo di Fede (il Credo) nella Liturgia della Chiesa, è opportuno, se non addirittura necessario, evidenziare che cosa è Liturgia, chi è il soggetto celebrante, in che senso la Liturgia è esperienza e trasmissione della fede, e che cosa è la mistagogia.

La Liturgia della Chiesa è

 

l’esercizio dell’ufficio sacerdotale di Gesù Cristo; in essa, con segni sensibili, viene significata e, in modo proprio a ciascuno, realizzata la santificazione dell’uomo, e viene esercitato dal corpo mistico di Cristo, cioè dal capo e dalle sue membra, il culto pubblico integrale. Perciò ogni celebrazione liturgica, in quanto opera di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la chiesa, è azione sacra per eccellenza, e nessun’altra azione della Chiesa ne uguaglia l’efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado (SC n. 7).

 

In questa affermazione del Concilio Vaticano II, c’è quasi tutto: la Liturgia è opera di Cristo e della sua Chiesa popolo di Dio, che è il suo corpo ed è costituito popolo sacerdotale. Questo significa che il soggetto celebrante è Cristo Gesù Sacerdote assieme alla sua Chiesa popolo sacerdotale. Ovviamente il sacerdozio di Gesù è da intendersi non secondo l’AT, ma secondo il NT, ovvero secondo la lettera agli Ebrei (5,1-10; 7,22-28; 9,11-14.24-28; 10,5-24), dove il Sacerdozio di Gesù (egli era un ebreo laico credente) si qualifica innanzitutto esistenziale e non rituale: egli è Sacerdote perché consegnò se stesso, donò la sua vita in obbedienza a Dio e per amore dell’umanità sprofondata nel fallimento del peccato, per amore dell’umanità lontana da Dio. Con il dono della sua vita Gesù ha aperto all’umanità la strada del ritorno a Dio, della riconciliazione con Lui, della comunione con Lui.

Di conseguenza, il sacerdozio della Chiesa popolo di Dio, come pure il ministero ordinato (vescovo, presbitero, diacono) si fondano e si qualificano sul Sacerdozio esistenziale di Cristo.

E, inoltre, sul Sacerdozio esistenziale di Cristo Gesù si fonda e si qualifica anche la Liturgia della Chiesa con le sue azioni e sequenze rituali. Se il rito cristiano, in tutte le sue molteplici forme e modalità, non trasmette e non ci educa a fare della nostra vita, della nostra esistenza, un dono e una consegna per Dio e per i fratelli e le sorelle in umanità e nella fede, non è rito cristiano, è un’altra cosa...

Da qui, dovrebbe apparire chiaro come il centro della Liturgia della Chiesa è il mistero pasquale del Signore Gesù Crocifisso Risorto, ovvero la proposta e di un’esperienza e di un cammino di una vita nuova, di un modo alternativo e profetico di abitare questo mondo, non omologandosi alle varie forme, palesi e sottili, di idolatria di sé, di idolatria del potere religioso e politico che sottomette l’altro, del potere della forza che annienta l’altro, del potere tecnologico-economico-finanziario che crea disuguagliane e scarti di umanità... 

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Da qui, dovrebbe apparire chiaro come il centro della Liturgia della Chiesa è il mistero pasquale del Signore Gesù Crocifisso Risorto, ovvero la proposta e di un’esperienza e di un cammino di una vita nuova, di un modo alternativo e profetico di abitare questo mondo, non omologandosi alle varie forme, palesi e sottili, di idolatria di sé, di idolatria del potere religioso e politico che sottomette l’altro, del potere della forza che annienta l’altro, del potere tecnologico-economico-finanziario che crea disuguagliane e scarti di umanità...

Tale cammino di vita nuova, alternativa e profetica, è ciò che la Liturgia ci fa sperimentare e ci trasmette, se essa è celebrata e vissuta come esercizio del Sacerdozio esistenziale di Cristo Gesù.

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Incontro integrale


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