domenica 6 agosto 2023

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 38 - 2022/2023 anno A

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE (ANNO A)

Vangelo:


La Trasfigurazione di Gesù è lo "sfraghìs", il sigillo del Padre sull'esistenza del Figlio, la conferma che la scelta fatta da Gesù al momento del battesimo è quella giusta, la scelta di farsi nostro fratello in tutto fuorché nel peccato, di assumere la nostra fragilità e il nostro peccato fino alle estreme conseguenze, fino a donare la sua vita. La Trasfigurazione è altresì l'anticipo di ciò che anche noi saremo se realmente decidiamo di metterci in obbediente ascolto del Maestro. Il brano di oggi è fortemente ricco di riferimenti veterotestamentari che richiamano l'ascoltatore all'esperienza dell'Esodo, l'esperienza di Mosè che sale sul Sinài insieme ad Aronne, Abiu e Nadab, per ascoltare la voce del Signore e ricevere la sua Legge: la Torah. Il monte, il volto luminoso, le tende, la nube, la voce richiamano tutto questo. La voce del Padre (che nel Vangelo di Matteo parla solo due volte ribadendo lo stesso concetto) è la ratifica a quanto detto da Pietro nei versetti precedenti (16,16), che lo riconosce Messia, e da Gesù, che afferma di essere Lui il Servo Sofferente profetizzato da Isaia che Pietro si rifiuta di accettare (16,21-24). Gesù è la sola e unica Parola pronunciata dal Padre, colui che ne rivela in pienezza il Volto, che nella sua umanità manifesta "tutta la pienezza della divinità" (Col 2,9). Come Comunità convocata nel suo Nome, la Chiesa è chiamata ad ascoltare Lui e soltanto Lui, perché ascoltandolo possa finalmente generare veri figli, a immagine del Figlio.