lunedì 25 ottobre 2021

La voce di Madre Teresa come commento a Lc 13,10-13


La liturgia di oggi propone il Vangelo di Luca 13,10-17 

Riportiamo di seguito il commento ai primi 3 versetti a cura di Sr Graziella Curti (direttice@fmamelzo.com), proposto dalla Casa di Preghiera San Biagio FMA diversi anni fa.

«In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei libera dalla tua infermità", e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio». (Lc 13,10-13)


Gesù è sempre attento a chi ha bisogno di aiuto. Il suo ministero di evangelizzazione non lo pone a distanza dalle realtà di sofferenza. Si accorge di una donna curva che non ha neppure parole per attirare la sua attenzione. Anche se il giorno sacro del sabato voleva che lo sguardo dell'ebreo osservante fosse totalmente ed esclusivamente teso verso Dio, Gesù agisce in nome di un Dio che è Padre ed ha mandato il proprio figlio "ad annunziare ai poveri il lieto messaggio, a proclamare ai prigionieri la liberazione". Ecco allora che la donna curva e infelice può essere liberata dalla paralisi. Il Maestro l'ha vista, l'ha chiamata: "Donna, sei libera dalla tua infermità". Ora, colei che stava quasi raggomitolata su se stessa, si alza e glorifica Dio. E' il miracolo della vita, quasi una risurrezione per una gioia piena.

Oggi, identificandomi nella donna curva e legata dai propri limiti e paure, mi rivolgerò al Signore Gesù chiedendogli che mi guarisca con il suo sguardo d'amore.


La voce di Madre Teresa

Un pensiero e una preghiera per tutte quelle donne che
non ricevono neanche un semplice sorriso.

Un pensiero e una preghiera per quelle maltrattate anche tra le mura domestiche,
che nel silenzio vivono il loro dramma.

Un pensiero e una preghiera per quelle bambine che sono mutilate,
violentate, uccise.

Un pensiero e una preghiera per le donne di paesi dove
in nome di leggi e consuetudini sono private della loro dignità e libertà.

Un pensiero, una preghiera e un grazie sincero a tutte quelle donne che
non vivono la vita solo per se stesse, ma sono "esempio" in famiglia, a lavoro, nella società.

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Aggiungiamo per chi volesse approfondire che le parole di Madre Teresa qui citate sono tratte dal suo discorso alle donne in occasione della conferenza di Pechino 13/09/1995, ma certamente oggi più che mai attuali...