lunedì 5 dicembre 2011

"La Chiesa: locomotiva o rimorchio?" di Fabio Pipinato

Il cardinale Turkson stringe mani:
 ma la Chiesa lo sa fare? 
La motrice della Chiesa è fatta di molti laici, preti, vescovi che lottano, sul campo, a fianco dei più poveri. Con tutte le difficoltà che questo comporta. Il lavoro, sempre, si scontra con le autorità politiche. Pazienza. Questa Chiesa di frontiera è spesso e per fortuna ingenua e chinandosi verso il povero non protegge a dovere la schiena.

Andiamo per ordine. Dal mondo al piccolo paesino di periferia.
Mondo. G20 di Cannes. 5 novembre. Il 19 ottobre, con largo anticipo, la sala stampa vaticana – che è alle dirette dipendenze della segreteria di Stato – annunciò una conferenza stampa da tenersi il 24 ottobre per presentare l'ottimo documento “Iustitia et pax” sulla crisi finanziaria mondiale...
Italia. Ricordate le parole dure e tardive contro il governo nazionale, anche se mai menzionato, del Card. Bagnasco? Dopo anni di “malessere di base” finalmente arrivarono come un fulmine a ciel sereno. Da lì a poco, a rimorchio, l'intervento di Mons. Crociata: “la Chiesa non fa e non disfa governi”...
Caput mondi. Ad inizio anno la Caritas di Roma presentò un audiolibro con gli scritti del compianto Luigi DiLiegro dal titolo: Dove Dio è accampato; nulla di straordinario. La prefazione è di un tal Napolitano Giorgio che abita in collina. Il Comune di Roma, a fine anno, ha messo in moto le ruspe per allontanare, per la terza volta, i baraccati nella pineta di Ostia...
Policoro. Quando il rimorchio non è a traino ma diventa un tutt'uno con la motrice si trasforma in bilico. Ed allora... si fa politica davvero. L'esempio ce lo dà un paesino in provincia di Matera ove nacque il «Progetto Policoro», promosso dalla Conferenza episcopale italiana anche con l'8 x 1000 per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro...


Per approfondire proponiamo alcuni tra i nostri precedenti post sugli argomenti trattati nell'articolo: