Il Festival dell'Economia di Trento si è chiuso con il teorico della "società liquida", Zygmunt Bauman. Il sociologo ha parlato di mercato e consumismo e di come essi si alimentino oggi della mercificazione della moralità. Siamo indotti a tacitare i nostri sensi di colpa nei confronti degli altri, nei confronti di coloro che amiamo e che trascuriamo per soddisfare gli imperativi della produzione, attraverso il consumo, lo shopping. "Abbiamo sulle nostre spalle - ha detto Bauman - un fardello incredibile, che include i nostri obblighi morali, i nostri naturali impulsi ad occuparci degli altri, e cerchiamo di sgravarcene con i tranquillanti morali offerti dai negozi, dai supermercati". La risposta per Bauman è avere la consapevolezza che le risorse non sono infinite, che non potremo lenire il dolore di vivere semplicemente continuando ad accrescere produzione e consumo.
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Il sociologo Bauman si è detto preoccupato della nuova tendenza che vede il mercato come canale sostitutivo per il soddisfacimento delle esigenze morali. “Bisogna uscire dal vicolo cieco della crescita senza fine”.
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