"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
(Messa del Giorno)
Vangelo:
Lc 1,39-56
Nell'incontro fra Maria ed Elisabetta è prefigurato l'abbraccio fra l'Antico e il Nuovo Testamento, tra la promessa e il compimento: il Nuovo fa visita all'Antico che ne è segno e promessa. Nella Vergine Santa l'umanità risorta (anastàsa) si mette in fretta in cammino; in lei Dio visita il suo popolo e il suo popolo lo riconosce e ne gioisce. Gesù è il nuovo Adamo, l'uomo nuovo che viene a piantare la sua tenda in mezzo a noi, il pieno compimento della promessa che Dio fece a Mosè, quella cioè di essere sempre nel cuore del suo popolo (cfr. Es 3,12). In Maria è Dio che ci viene incontro nell'amore e nel servizio; l'Altissimo si china sulla nostra povera esistenza facendoci grazia (Johanan = Dio si china / Dio fa grazia); abbandona i Cieli dei Cieli e scende fra di noi per guarirci e salvarci. E' in Maria, che porta in sé il Signore della Vita, che l'Israele fedele danza ed esulta di gioia e ritrova finalmente il suo cuore, come il re Davide che danza di gioia davanti all'arca di Dio (2Sam 6,14). Spalanchiamo, allora, la porta del nostro cuore al Signore che viene a farci visita, abbattiamo i muri delle nostre paure e diffidenze e intoniamo anche noi, insieme a Maria, il Magnificat, danzando ed «esultando di gioia indicibile e gloriosa» (1Pt 1,8)
Nell'incontro fra Maria ed Elisabetta è prefigurato l'abbraccio fra l'Antico e il Nuovo Testamento, tra la promessa e il compimento: il Nuovo fa visita all'Antico che ne è segno e promessa. Nella Vergine Santa l'umanità risorta (anastàsa) si mette in fretta in cammino; in lei Dio visita il suo popolo e il suo popolo lo riconosce e ne gioisce. Gesù è il nuovo Adamo, l'uomo nuovo che viene a piantare la sua tenda in mezzo a noi, il pieno compimento della promessa che Dio fece a Mosè, quella cioè di essere sempre nel cuore del suo popolo (cfr. Es 3,12). In Maria è Dio che ci viene incontro nell'amore e nel servizio; l'Altissimo si china sulla nostra povera esistenza facendoci grazia (Johanan = Dio si china / Dio fa grazia); abbandona i Cieli dei Cieli e scende fra di noi per guarirci e salvarci. E' in Maria, che porta in sé il Signore della Vita, che l'Israele fedele danza ed esulta di gioia e ritrova finalmente il suo cuore, come il re Davide che danza di gioia davanti all'arca di Dio (2Sam 6,14). Spalanchiamo, allora, la porta del nostro cuore al Signore che viene a farci visita, abbattiamo i muri delle nostre paure e diffidenze e intoniamo anche noi, insieme a Maria, il Magnificat, danzando ed «esultando di gioia indicibile e gloriosa» (1Pt 1,8)