sabato 14 ottobre 2023

“Fa’ che io ti rassomigli” (Preghiera 11). Alla ricerca del Volto nascosto di Gesù - A cura di Egidio Palumbo (testo e video)

MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2023
promossi dalla
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)


S. TERESA DI LISIEUX
SORELLA NEL CAMMINO DELLA VITA
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Secondo Mercoledì - 11 ottobre 2023

“Fa’ che io ti rassomigli” (Preghiera 11). 
Alla ricerca del Volto nascosto di Gesù  

 Egidio Palumbo 


Premessa 
    Il 9 aprile del 1888, all’età di quindici anni, Teresa Martin entra nel Carmelo di Lisieux. Qui vive gli ultimi nove anni della sua breve esistenza. Morirà a ventiquattro anni di tubercolosi il 30 settembre del 1897. Ma seppure nove anni di vita monastica al Carmelo non sono molti, ella li ha vissuti tutti intensamente, percorrendo un cammino spirituale ricco, articolato e complesso, e particolarmente innovativo per il clima spirituale e culturale del suo tempo. Non a caso nel XX secolo Pio X la dichiarerà «la più grande santa dei tempi moderni» e il filosofo francese Emmanuel Mounier affermerà: «Teresa è uno stratagemma dello Spirito Santo». 
   È nostra intenzione, in questi nostri incontri, di voler cogliere l’originalità e l’attualità di Teresa, evitando di fare di lei un bel “santino” devozionale. Lei merita molto di più, perché con la sua vita e i suoi Scritti ancora oggi ci aiuta a vivere la vita cristiana ponendo al centro la Parola di Dio e in particolare Cristo Gesù e il suo Vangelo. 
    Per questo sono opportune due avvertenze per comprendere l’itinerario della sua vita e per meglio orientarsi nella lettura dei suoi Scritti: (1) la Teresa che entra nel monastero di Lisieux non è più la stessa – dal punto di vista del cammino di fede – di quella che incontriamo un anno dopo, almeno a partire dal maggio-giugno del 1889; inoltre, (2) il suo linguaggio romantico-affettivo e devoto – tipico della cultura e della spiritualità del XIX secolo –, pur rimanendo formalmente sempre tale, assume in lei, man mano che cresce nel cammino della fede – una trasformazione semantico-simbolica, vale a dire una trasformazione di senso e di significato a livello simbolico più aderente alla novità del vangelo. Al riguardo, basti leggere la Poesia 51, che parla della “rosa sfogliata” come simbolo del dono esistenziale di sé “a perdere”, in conformità al dono esistenziale di Gesù, il quale testimoniò in maniera eloquente che amare è dare tutto di sé, senza aspettarsi il contraccambio. Il 9 giugno 1897, quasi quattro mesi prima di morire (morirà il 30 settembre 1897), lei conferirà all’evento della sua morte lo stesso senso e significato dato alla “rosa sfogliata”, cioè del dono totale di sé, così da sussurrare a Madre Agnese (sua sorella Paolina): «sarà come una pioggia di rose» (QG 9,6,3, p. 991).
      Accostiamoci, allora, all’itinerario esistenziale e spirituale che Teresa ha percorso in nove anni di vita monastica al Carmelo, attraversando la complessità e la drammaticità dell’esistenza. Ci soffermeremo in questo incontro sulla ricerca del Volto nascosto di Gesù, ricerca che, a mio avvio, segna come un “filo d’oro” tutta la sua esistenza al Carmelo.
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     Pian piano Teresa inizierà a vivere la vita cristiana e quindi la vita al Carmelo nella prospettiva non meritocratica, ma nella prospettiva della pura gratuità, che è manifestazione concreta dell’azione trasformante della Grazia divina. 
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Leggi anche:
- La traccia integrale (pdf)


Ecco i precedenti incontri:

- “Per amarti sulla terra, o Dio, non ho che l’oggi” (Poesia 5).
Contesto storico e profilo biografico- spirituale di Teresa di Lisieux
Alberto Neglia