giovedì 25 giugno 2020

LA LETTERA DI VIGANO A TRUMP: MA JOE BIDEN, INGINOCCHIANDOSI, METTE IN GINOCCHIO DONALD TRUMP

"LA LETTERA DI VIGANO A TRUMP:
MA JOE BIDEN, INGINOCCHIANDOSI,
METTE IN GINOCCHIO DONALD TRUMP"

di GIULIANA MARTIRANI * 


Nella “tempestiva” lettera di Carlo Maria VIGANO', ex Nunzio della santa Sede in Stati Uniti, pubblicata il 7 GIUGNO 2020, oltre a riferimenti biblici (molto usati da un apocalittico protestantesimo minore) ai Figli della luce (Trump & Co.!) e quelli delle tenebre (Papa Francesco &CO.!) si fanno affermazioni “non storiche”:
“al deep state, al mondialismo, al pensiero unico, al Nuovo Ordine Mondiale che sempre più spesso invocano in nome di una fratellanza universale che non ha nulla di cristiano, ma che evoca altresì gli ideali massonici di chi vorrebbe dominare il mondo scacciando Dio dai tribunali, dalle scuole, dalle famiglie e forse anche dalle chiese”.

A cui sarebbe opportuno ribattere, con la verità della memoria storica, che fu un presidente dello stesso partito conservatore GEORGE BUSH SR. a pronunciare, lo stesso anno dell’operazione Desert Storm, il discorso nel quale usava per la prima volta l’espressione, poi diventata di uso comune, “Nuovo ordine mondiale“ con l’intento di delineare la strategia di cooperazione con Mosca, inizialmente in posizione di superiorità diventata però poi, nel corso degli anni, una replica nel terzo millennio dello schema della Guerra Fredda. Suo figlio, sempre del partito di Trump, GEORGE W. BUSH JR. è riuscito a compiere la missione, inseguita un ventennio prima dal padre, costruendo nei fatti quel “NUOVO ORDINE MONDIALE” che il padre aveva così opportunamente delineato.

Ma come afferma Daniel W. Drezner: “Alcuni stati membri dell'Unione europea hanno mostrato un ben scarso entusiasmo per la strategia americana. Anzi, per assicurarsene il fallimento, la Ue si è data parecchio da fare per implementare accordi bilaterali e di cooperazione con i paesi emergenti [Cina, India…] in modo da contrastare l'offensiva unilaterale degli Usa.
La priorità dell'Amministrazione americana oggi e la strategia Usa per una governance multipolare con Cina e India, è infatti legata non tanto alla pacificazione del Medio Oriente quanto al ribilanciamento della governance globale, con lo spostamento dell'asse sui paesi emergenti”. (prof. Daniel W. Drezner – docente di Politica Internazionale alla Fletcher School of Law and Diplomacy presso la Tufts University).

La “tempestiva” lettera di Carlo Maria Viganò, pubblicata il 7 giugno, all'indomani della grande manifestazione americana, ha la sua origine a marzo, quando il mondo pensava al coronavirus e l’America di Trump, non solo non credeva alla Pandemia (causando in tal modo un numero enorme di morti), ma minacciava l’Organizazzione Mondiale della Sanità, nella logica del suo ordine mondiale, ereditato da Bush padre e figlio.

A marzo iniziavano le Primarie per le 59e. elezioni presidenziali del 3 novembre 2020.
A marzo per il Partito Democratico pervenivano ben 27 candidature, il numero più alto mai avuto per un processo di nomina del candidato presidenziale nella storia delle elezioni presidenziali statunitensi moderne. Poiché il 22° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d'America non consente ad una persona di candidarsi per più di due volte alla presidenza, ciò vietava agli ex presidenti Bill Clinton e Barack Obama di ricandidarsi. Jimmy Carter era l'unico ex presidente che avrebbe potuto ricandidarsi, dato che è stato presidente soltanto per un mandato, ma dichiarava di non volerlo fare.

A seguito della candidatura di Trump, i dirigenti del partito repubblicano di numerosi Stati annunciavano che nel loro territorio di competenza non si sarebbero tenute le Primarie e i Caucus, i Comitati Elettorali, in una dimostrazione di sostegno alla candidatura di Trump.

Ma, imprevedibilmente il 6 GIUGNO 2020, JOE BIDEN raggiunge la quota di 1.991 DELEGATI, diventando a tutti gli effetti il candidato ufficiale del Partito Democratico alla Casa Bianca.
E poiché tradizionalmente quando si vota per la Casa Bianca, il candidato democratico o repubblicano che conquista la maggioranza dell’elettorato cattolico diventa presidente, il candidato del Partito Democratico rimasto in corsa, e quindi unico candidato per le primarie, JOE BIDEN, DIVENTAVA, IL 6 GIUGNO, IL PROBABILE VINCITORE DELLE ELEZIONI AMERICANE DEL PROSSIMO NOVEMBRE.

Joe Biden, già Senatore per lo stato del Delaware (1973-2009) ed ex-vicepresidente degli Stati Uniti (2009-2017), si ispira, nella sua politica, all’inglese NEIL KINNOCK che è stato segretario del Partito Laburista e Vice Presidente dell'Internazionale Socialista dal 1983 al 1992.
Neil Kinnock, l’ispiratore di Joe Biden, è entrato a far parte della COMMISSIONE EUROPEA nel 1995 rimanendo in carica per due consiliature ed è stato VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PRODI (1999 - 2005) e responsabile della riforma amministrativa.

JOE BIDEN, QUINDI, È AMICO DELL’EUROPA UNITA, che invece Trump e i suoi “3 B” (Benjamin Harnwell, Raymond Burke, Steve Bannon) vorrebbero cancellare a partire da quella “SCUOLA DI SOVRANISMO” europeo che avrebbe dovuto essere il Monastero di Trisulti, affittato, al tempo di Salvini, per la somma di 100 mila euro annui dal governo italiano, ma poi nel maggio del 2019 ritornato, dopo le numerose proteste, nelle mani dei Cistercensi per “inadempienze dei concessionari”. (Avvenire 31 5. 2019)




CHI SONO I “3 B”?
1. BENJAMIN HARNWELL, ideologo britannico del conservatorismo cattolico, determinato a difendere le radici giudaico-cristiane della società, gode di contatti ad alto livello tra le gerarchie del Vaticano attraverso la sua Fondazione, l'istituto per l'Umana Dignità (Dignitatis Humanae Institute), il cui Consiglio di Garanzia è presieduto dal Cardinale Raymond Burke.

2. RAYMOND BURKE, l'arci-conservatore prelato statunitense fiero oppositore di quella che lui bolla come "la svolta di sinistra" impressa da Papa Francesco alla Chiesa cattolica e che è stato tra i quattro principali sottoscrittori dei DUBIA all'Enciclica Amoris Laetitia di Papa Francesco.

Per altri, però, sarebbe O' BRIEN il "vero" cardinale di riferimento di Trump, in Vaticano. All'inizio del 2003, O'Brien predicò ai soldati di West Point dicendo apertamente durante l'omelia della messa:
"So che molte persone hanno detto che il Papa è contro la guerra con l'Iraq ... Ma anche se lo fosse, non sei legato dalla coscienza a obbedire alla sua opinione, ma sei obbligato in coscienza a obbedire agli ordini del tuo Comandante in Capo, e se ti ordina di andare in guerra, è tuo dovere andare in guerra".
Ponendosi, in tal modo, anche contro la Conferenza Episcopale Americana e i vertici della Chiesa in Medioriente.

3. STEVE BANNON, che si è incontrato con Armando Siri, l'ideologo della Lega di estrema destra che dirige un' Accademia Politica a Milano. L'ex stratega STEVE BANNON del presidente Usa Donald Trump sarebbe, quindi, il pragmatico ideologo dei 40 NAZIONALISMI e POPULISMI EUROPEI (vedi cartina INDEPENDENCE DAY) che dopo la Brexit, distruggerebbero il Sogno Europeo di unità.

Ma, imprevedibilmente (non troppo per i conoscitori dei metodi delle polizie delle dittature latinoamericane degli anni 1970-1990, addestratesi in Usa) viene ucciso GEORGE FLOYD il 25 maggio 2020, nella città di Minneapolis, in Minnesota.
E si viene a sapere da un video che anche a Tacoma (Stati Uniti) il 3 marzo un afroamericano, il 33enne MANUEL ELLIS, era stato gettato a terra dagli agenti, preso a calci e pugni, morendo, successivamente sotto la custodia della polizia, e come riportato nelle conclusioni del medico legale della contea di Pierce, si era trattato di omicidio.

ANONYMOUS ("firma" adottata da gruppi di HACKTIVISTS, gli attivisti hacker, che intraprendono proteste e altre azioni) è finito al centro dell'attenzione mediatica dopo la presa di posizione nella vicenda legata alla morte di George Floyd e le accuse agli agenti della polizia di Minneapolis.
Anonymous, allo stesso tempo, pubblica anche dei documenti riguardanti il presunto coinvolgimento del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella rete di traffico e stupro di bambini che vedeva al proprio centro JEFFREY EPSTEIN, il businessman e criminale statunitense (conosciuto come il miliardario con un'enorme influenza politica e sociale) morto nell’agosto del 2019 in circostante misteriose in un carcere di New York dopo essere stato arrestato, per abusi sessuali e traffico internazionale di minori.

Poi la grande MANIFESTAZIONE del 6 GIUGNO per GEORGE FLOYD, le proteste alla Trump Tower di New York e davanti alla Casa Bianca, protetta da una rete alta 3 metri che la circonda per quasi 3 chilometri. TRUMP avrebbe chiesto 10mila soldati per spegnere le proteste, ma la richiesta sarebbe stata respinta dal segretario alla Difesa e dal capo di Stato maggiore delle Forze armate.

In Usa ci si chiede: È nato un movimento?

Le PROTESTE dilagano e raggiungono anche l’Europa, oltre che le grandi metropoli e i piccoli centri rurali del Paese, dal Texas all'Ohio, dal Montana al Nebraska. A volte anche in località con una lunga storia di attività del Ku Klux Klan.

E BIDEN PUBBLICAMENTE SI INGINOCCHIA, COME TANTI MANIFESTANTI E SPORTIVI.

Mentre Trump riceve sconfessioni da numerosi ex esponenti dell'establishment militare e tra gli stessi repubblicani, soprattutto ex leader del partito, serpeggia il dissenso.
Il New York Times rivela che un gruppo sta studiando come rompere con Trump e forse anche annunciare un voto per il candidato democratico Joe Biden.
Tra i dissidenti ci sono l'ex presidente George W. Bush, suo fratello Jeb e il senatore Mitt Romney.

Un sondaggio Wsj/Nbc vede l’80% dell’opinione pubblica più preoccupata dalla risposta della polizia che dal rischio di disordini e vandalismo.

Per le elezioni presidenziali del 2020, il gruppo degli elettori di età compresa tra i 18 e i 45 anni (il cuore dell'elettorato statunitense) dovrebbe stare di poco al di sotto del 40% dell'elettorato complessivo, mentre il 30% degli elettori saranno elettori di etnia non bianca.

Un rapporto condotto da entrambi i partiti prevede che gli elettori AFRO-AMERICANI, ISPANICI, ASIATICI e di altre etnie minori, come anche gli elettori "BIANCHI CON UN DIPLOMA AL COLLEGE" saranno in aumento rispetto alle elezioni del 2016.
Un dato che favorirebbe il Partito Democratico.

In conclusione,
Come ex Nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America, ex segretario per le finanze del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, presieduto dal cardinale Giovanni Lajolo, e come attuale Arcivescovo di Ulpiana (a 1,3 km a ovest di Gračanica - Ulpiana è anche il nome antico dell'attuale Pristina - Kossovo), Viganò incarna perfettamente i cardini di elezioni, che Trump, vede minacciati: SOLDI, MEDIO ORIENTE, CATTOLICI e perciò Trump, in un estremo tentativo, cerca di volgerli a suo favore con l'aiuto di Viganò

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GIULIANA MARTIRANI*, nata a Napoli meridionalista, docente universitaria di geografia politica ed economica e di politica dell' ambiente, fa parte del direttivo dell'International Peace Research Association (IPRA), è membro di Pax Christi, del MIR, e collabora con numerose altre esperienze pacifiste, ecologiste, della solidarietà, nonviolente.
Ha insegnato alla Ottawa University (Canada) ed e' stata direttrice del Corso di Educazione alla Pace, dell'International Peace Research Association (Ipra) all'Interuniversity Centre, Universita' di Dubrovnik, Jugoslavia. E' stata delegata ufficiale alle Conferenze Onu sulla criminalita' organizzata transnazionale (1994) e alla IV Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla donna (Pechino, settembre 1995). E' esperta per il V Programma Quadro della Commissione Europea relativamente agli "Aspetti socio-economici dello sviluppo sostenibile in ordine a cambiamenti globali, clima e biodiversita'". ...

L'ultima opera di Giuliana Martirani:


Tra le altre opere di Giuliana Martirani:
La geografia come educazione allo sviluppo e alla pace, Dehoniane;
A scuola dai poveri, Cittadella, Assisi;
La geografia della pace, Edizioni Gruppo Abele, Torino;
Sviluppo, ambiente, pace, Emi, Bologna 1988;
Gea. Un pianeta da amare, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1989;
Progetto Terra, Emi, Bologna 1989;
Facciamo pace? Lavori di gruppo e progetti nonviolenti per lo sviluppo, l'ambiente, la pace, Qualevita,1992;
Giona, Qualevita, 1994;
Facciamo politica!, Qualevita, 1995; (con Carola Fluto, Vittoria Primack),
Miriam. Un sogno di pace, giustizia e salvaguardia del creato,
La Meridiana, Molfetta 1995;
Maria Romero. Contempl-attiva al servizio degli ultimi, Paoline, 2002;
La civilta' della tenerezza. Nuovi stili di vita per il terzo millennio, Paoline, 1997;
Il drago e l'agnello. Dal mercato globale alla giustizia universale, Paoline, 2001; (con Antonio Bello), Fotografie del futuro. Le beatitudini come stile di vita, Paoline, 2003;
AA. VV., Pace! Voci a confronto sulla Lettera enciclica Pacem in terris di Giovanni XXIII, Paoline, 2003; (con Antonio Moroni, P. Francesco Ghetti),
Acqua e aria per la vita, Istituto Rezzara, 2004;
La danza della pace. Dalla competizione alla cooperazione, Paoline, 2004;
Viandante maestoso. La via della bellezza, Paoline, 2006;
Rompere gli ormeggi. Perché nessuno al Sud sia senza speranza
Giuliana Martirani, Raffaele Nogaro, Sergio Tanzarella, Il Pozzo di Giacobbe, 2010;
Porte Aperte: Atlante delle Migrazioni, Senza Confini, 2017;
Poetando Dio ed io: Salmi per i nostri giorni, 2017


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