L'ITALIANO FERITO A STRASBURGO -
mons. Tisi (Trento):
“Ciao Antonio,
Continua a sognare per noi”
“Ciao Antonio, continua a sognare per noi”. Queste le parole con cui l’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, saluta Antonio Megalizzi. “Ciao Antonio, Dio ti restituisca quel sorriso che ti aveva donato, che a tua volta hai regalato a mamma Annamaria, a papà Domenico, a tua sorella Federica e a Luana”, afferma mons. Tisi in un messaggio pieno di affetto e di vicinanza alla famiglia del 29enne trentino e alla comunità della parrocchia di Cristo Re a Trento, dove il giovane viveva e dove, dal giorno del ferimento, ci si è riuniti in preghiera. “Quel sorriso, che ha saputo toccare tanti cuori e varcare confini impensati – prosegue mons. Tisi -, è stato motore di relazioni e testimonianza della bellezza della vita, anche in queste drammatiche ore, in cui ti abbiamo conosciuto più da vicino. Per questo ti diciamo un profondo ‘grazie’. Dio te lo restituisca, Antonio, quel tuo sorriso contagioso! E ti lasci tornare a sognare. Fallo anche per noi”. Anche domani la comunità parrocchiale di Cristo Re a Trento continuerà a riunirsi alle ore 17 in preghiera, così come ha fatto in questi giorni.
A confermarlo è il parroco don Mauro Leonardelli. Antonio sarà ricordato anche nella messa prefestiva di domani sera, alle 20.
(Fonte: Sir )
NON CE L'HA FATTA ANTONIO MEGALIZZI,
L'ITALIANO FERITO A STRASBURGO
di Fulvia Degl'Innocenti
Non ce l'ha fatta il giornalista italiano Antonio Megalizzi rimasto ferito gravemente ferito alla testa martedì sera nell'attentato al mercatino di Natale di Strasburgo. Aveva 29 anni. Era a Strasburgo per il progetto Europhonica. Europeista convinto, giudicato da tutti un ottimo professionista era fidanzato con Luana da quattro anni.
"E' una notizia che ci rattrista molto. Un pensiero di grande affetto e molto commosso va alla sua ragazza, ci dobbiamo unire tutti in questo dolore". Lo afferma il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue. Lo ricorda anche il vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini.'Una preghiera per Antonio Megalizzi, l'impegno che non si muoia più così".
«Inoperabile», avevano rilevato i medici, gelando le speranze della famiglia. Originario di Rovereto e residente a Trento, dove ha studiato all'università, Antonio Megalizzi lavorava per la radio Europhonica, un progetto radio legato al mondo universitario, ed era da domenica a Strasburgo per seguire come ogni settimana l'assemblea plenaria dell'Europarlamento. Il giovane giornalista, che stava prendendo il tesserino da pubblicista, ha studiato all'università di Verona e poi si è specializzato in studi internazionali all'università di Trento e stava seguendo un master sulle istituzioni europee. Megalizzi collaborava da anni con vari media trentini: sede Rai regionale, il quotidiano online La voce del Trentino, Radio 80 Forever Young di Rovereto, per la quale era direttore artistico.
«Antonio era una persona aperta, un europeista convinto al 100%. Pochi giorni fa, quando mi diceva che sarebbe andato a Strasburgo per un viaggio di studio e lavoro, era entusiasta, era davvero contento. Se uno queste cose non le prova, non si può rendere conto di come ti possa improvvisamente crollare il mondo sotto i piedi». Danilo Moresco è il padre di Luana, la giovane fidanzata di Antonio Megalizzi. Antonio e Luana si sono conosciuti ad una festa e poi, grazie ai tanti interessi in comune, non si sono più lasciati. «Antonio era veramente un bravo ragazzo, non fumava, non beveva, era preparato, durante le discussioni non usciva mai dal solco della correttezza e del rispetto delle persone. Con mia figlia Luana facevano una coppia perfetta», racconta ancora Moresco, che ha raggiunto a Strasburgo i genitori di Antonio, Domenico e Annamaria, la sorella Federica e appunto Luana. I quattro erano partiti in macchina verso le 23.30 di martedì, dopo che a casa Megalizzi, in via Segantini a Trento, era arrivata la telefonata della Farnesina. Anche i vicini di casa, che conoscono la famiglia da oltre trent'anni, sono increduli e non si danno pace. Domenico, ferroviere, è arrivato a Trento da Reggio Calabria nel 1985, ricorda Giacinto Competiello: «Un paio di anni dopo Mimmo si è sposato con Annamaria e nel maggio 1989 è nato Antonio e poi Federica, sorella di Antonio, da poco laureata». L'intera famiglia Megalizzi - fa sapere l'Arcidiocesi di Trento - è molto attiva nella comunità di Cristo Re. La mamma Annamaria, in particolare, è catechista parrocchiale. Andrea Fracasso, direttore della Scuola di Studi internazionali, ricorda Antonio come «un europeista convinto e un giovane tenace, una persona motivata e curiosa, un appassionato di Unione europea e di europeismo». Su Facebook, sotto all'ultimo post pubblicato da Antonio il 7 dicembre e sulla pagina di Europhonica, sono decine i commenti di solidarietà alla famiglia, gli inviti a non mollare. «All'inizio la situazione era ancora incerta, hanno solo detto che Antonio era ferito dopo l'attentato. Ma poi, purtroppo, si è fatta sempre più grave», racconta Moresco, che è presidente dei ristoratori. Le due ragazze che erano con lui, la trentina Caterina Moser e Clara Stevanato, veneta e residente a Parigi, ce l'hanno fatta a scappare, rifugiandosi poi in un locale pubblico. Hanno però perso di vista Antonio, perchè lui è rimasto a terra. Un messaggio di vicinanza è arrivato dal vescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, il quale prega e invita a pregare la comunità diocesana per tutte le persone coinvolte nell'attacco terroristico di Strasburgo, «con un sentimento di particolare vicinanza per Antonio Megalizzi».
(Fonte: Famiglia Cristiana)
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