224 appuntamenti in 22 città. Dieci giorni di conferenze, dialoghi, preghiera, arte, cibo, cinema, itinerari, laboratori, letture, mostre, concerti, spettacoli teatrali.
Sei diocesi coinvolte, con un pubblico potenziale di 4 milioni di persone suddivise fra le province di Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Trento, Treviso e Pordenone.
Il Festival Biblico ha iniziato il suo viaggio.
Il Festival Biblico si rinnova e si mette… in cammino. Perché, come dicevano gli antichi Romani, “vivere non è necessario, ma se vuoi vivere è necessario viaggiare”
La tredicesima edizione del festival ha per tema il viaggio nelle sue numerose declinazioni, reali e metaforiche, esplorate attraverso conferenze, spettacoli, musica e reading.
Gli appuntamenti del festival a loro volta “viaggeranno”: saranno ospitati in luoghi diversi e a volte inconsueti del territorio veneto.
Il titolo scelto per il percorso culturale di quest’anno è una traduzione non letterale del Salmo 84:
Felice chi ha la strada nel cuore
Biblisti, sportivi, artisti, imprenditori, filosofi: al Festival per fare un pezzo di strada insieme. Al Festival Biblico 2017 ci sarà il biblista Jean-Louis Ska, che il 19 maggio alle 20.45 aprirà all’Opera don Calabria il festival a Verona con la lectio magistralis “Il traguardo è il viaggio”. Ska sarà anche a Vicenza, il 25 maggio alle 19, per il dibattito “La via è la meta (Lao Tseu)” al Palazzo delle Opere sociali.
L’atleta paraolimpica Francesca Fenocchio e l’ex bandiera della Roma, ora presidente dell’Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi, metteranno insieme esperienze di sport e di passione agonistica nel dialogo “Quando lo sport genera cambiamenti”, in programma a Vicenza il 24 maggio alle 11 al liceo Quadri di via Carducci.
La conduttrice televisiva Licia Colò, tra i volti del piccolo schermo più familiari al tema del viaggio, interverrà il 26 maggio a Vicenza, in piazza dei Signori, a partire dalle 17 con “Cammino ergo sum – storie di viaggi”. Il celebre psicoanalista Massimo Recalcati, alle 18.30 dello stesso giorno, nella chiesa di Santa Corona ripercorrerà uno dei viaggi più iconici dell’interiorità: “Il viaggio del figlio – Da Edipo al figlio ritrovato”. Alle 21, infine, il giornalista Domenico Iannacone, nel cortile del Palazzo Barbarano, rifletterà su come “Viaggiare in profondità”, sul significato del viaggio per chi lo compie, per chi lo racconta e per chi lo ascolta.
Sabato 27 maggio, alle 11.15 nella chiesa Santo Stefano di Vicenza il giornalista della Stampa Domenico Quirico e l’arcivescovo di Ferrara mons. Giancarlo Perego accenderanno i riflettori su “Gli esodi del nostro tempo”, dalla Siria ai flussi nel Mediterraneo. Nel pomeriggio, alle 18, nel cortile di Palazzo Barbarano l’antropologo Marc Augé sarà il protagonista della conversazione “Il viaggio immobile”, sull’equilibrio tra i desideri innati dell’uomo di restare e di partire.
Il cantautore Vinicio Capossela il 24 maggio alle 21 al Teatro Olimpico di Vicenza tratterà di “apparizioni e disparizioni del sacro” nel concerto-spettacolo “Di che fate maraviglia?” assieme alla sua band.
A Valdagno, il 19 maggio, alle 20.45 nella chiesa di Ponte di Nori, l’imprenditore Matteo Marzotto racconterà il viaggio spirituale che è scaturito dal suo incontro con il Vangelo.
Il 19 maggio a Rovigo è attesa la presenza, dalle 18.30 al PalaBiblico di piazza Garibaldi, del regista e scrittore Pupi Avati, il quale nella lectio magistralis “Infinito viaggiare” racconterà il suo personale viaggio nel mondo del cinema. Domenica 21, sempre a Rovigo, in piazza Vittorio Emanuele II dalle 20, la cantautrice Chiara condividerà il suo percorso umano e musicale all’interno del dialogo “Nessun posto è casa mia”. Il pastore e teologo Paolo Ricca sarà invece a Padova, il 20 maggio alle 15.30 al centro universitario di via Zabarella, per letture bibliche e riflessioni “Dalla vita al libro, dal libro alla vita: un cammino con il protestantesimo”, in occasione dei 500 anni dalla Riforma di Lutero.
A Trento, il 20 maggio alle 20, nella biblioteca Vigilianum l’intervento “L’eterno umano viaggiare” del filosofo Duccio Demetrio: il viaggio qui sarà la metafora della ricerca di Dio e del senso della vita.
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Qualcuno ha detto che «non conta la meta, conta il viaggio». E il viaggio, tema dalle mille evocazioni e suggestioni, sarà al centro della 13a edizione del Festival Biblico, la grande kermesse che vuole portare nelle strade la Parola di Dio, e che durerà dieci giorni, dal 18 al 28 maggio.
Nato nel 2005 da una felice intuizione della Società San Paolo, presente nel capoluogo veneto con il Centro culturale San Paolo, il Festival, promosso anche dalla diocesi di Vicenza, in questi anni è cresciuto, e da evento diocesano è diventato un appuntamento “diffuso” che coinvolge, oltre a quella di Vicenza, anche altre cinque diocesi (Verona, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Padova e Trento). Quest’anno toccherà 23 città con 224 diversi appuntamenti a cui parteciperanno 300 tra relatori e artisti.
«L’obiettivo è quello per il quale è nato il Festival: far risuonare le Scritture attraverso diversi linguaggi e sensibilità, nei luoghi dove si incontrano le persone, convinti che la Bibbia sia ancora un “libro” interessante e abbia ancora molto da dire all’uomo contemporaneo e alla nostra società», spiega Roberta Rocelli, la nuova giovane direttrice del Festival, padovana, 38 anni, specializzata in raccolta fondi per progetti sociali e culturali e project manager.
Il viaggio, si diceva, sarà il filo rosso di questa edizione intitolata Felice chi ha la strada nel cuore, che parafrasa liberamente il Salmo 84. A raccontarlo saranno camminatori e teologi, astronauti e antropologi, cantanti e attori, filosofi e volontari. «Perché il tema del cammino, della strada, dell’andare in senso fisico, ma ovviamente anche metaforico, appartiene a tutti e a tutte le culture. La Bibbia racconta di esodi e narra di un Cristo che cammina, si sposta, si ferma nelle piazze, incontra persone e sosta in deserti», prosegue Rocelli. «Il fare strada con i piedi presuppone anche il camminare con il cuore, perché il primo e il più importante viaggio che si compie è sempre quello dentro di noi».
Una valigia aperta, un viandante, una strada e una barca stanno sul logo della manifestazione a evocare alcune delle declinazioni del tema: il viaggio come scelta, come vocazione, ma anche il tragitto obbligato, perché in fuga dalla persecuzione, dalla morte. Si parlerà, perciò, anche di migranti e migrazioni, di sfollati e rifugiati.
«La Bibbia conosce bene il viaggio», hanno ricordato i vescovi a Vicenza, alla presentazione del Festival, «essa ci narra i viaggi e l’essere in cammino di tanti uomini e popoli in cui si riflette qualcosa di quel viaggiare e quell’incrociare mondi che sono le nostre vite. E raccontandoci questo ci racconta il camminare di Dio con gli uomini e di noi con Lui che intesse quell’esperienza umana fondamentale. Un camminare in cui Dio stesso ci dona la Via nella quale ciascuno trova se stesso, gli altri e le cose in modo nuovo. Il segreto di questa novità sta nella conversione dall’ostilità all’ospitalità nelle nostre relazioni e nella scoperta che la vita è troppo complessa perché si possa immaginarla come una strada a senso unico».
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«Per poter offrire al pubblico così tanti eventi, sempre con accesso gratuito, oltre a numerosi sponsor, c’è bisogno anche del contributo essenziale dei volontari: saranno 230, di ogni età, la vera forza di questa manifestazione, più tanti studenti delle scuole superiori per il progetto di alternanza scuola-lavoro», conclude la direttrice. Un Festival in movimento... per muovere le menti, alla luce della Bibbia.