mercoledì 7 dicembre 2016

Manuale di cyber-attacco contro Papa Francesco di Antonio Spadaro



INTRODUZIONE — Date un’occhiata a questo tweet. Leggetelo perché adesso c’è bisogno di raccontare una storia nei dettagli.

Questa è la descrizione di una vicenda illuminante e che fa capire come funziona in rete la strategia dell’opposizione anti-papale che, pur se piccola è molto rumorosa. Ne hanno dato conto in maniera ampia Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi qui. Questa mia invece è solo la modesta descrizione di un caso concreto di attacco indiretto (di cui sono stato oggetto) ma interessante per capire le dinamiche concrete di un trolling che nasce in ambiti che si definiscono cattolici.

Dunque: date un’occhiata a questo tweet:


CAPITOLO UNO — Perché la prima regola del manuale anti-Francesco è quella di creare una narrativa, una storia. Ma prima di narrare la storia bisogna raccontare un antefatto costituito da questo tweet. Un antefatto sempre omesso dalla storia dei detrattori del Pontefice, ma fondamentale per capire il vero senso della storia.

L’antefatto è quel tweet appena citato. Che cosa dice? Eccolo in traduzione: “Chi ha bisogno di Gesù quando uno ha Tony Spadaro e @Pontifex? È come Grima Lingua di Verme e Saruman”.

Perché è stato scritto? E che c’entro io? È stato scritto perché ero intervenuto su Twitter alcune volte per dire che Amoris Laetitia è un documento magisteriale di grande importanza.

Ovviamente quello è un tweet irrispettoso e offensivo, come ben sanno gli estimatori del Signore degli Anelli, soprattutto verso il Santo Padre identificato come il “cattivo”. E ovviamente contro il sottoscritto definito “Lingua di Verme”. Ecco l’immagine a cui quel tweet fa riferimento…

Dunque: chi è il verme? Occorre tenerlo bene in mente per capire la storia: secondo il tweet del “Professor Pownd” sono io!

Per risponde a quell’offesa nei miei confronti in maniera leggera e ironica ho semplicemente postato dal mio account Twitter un fotogramma proprio di Lord of the rings che ritrae una scena che riguarda Wormtongue (Lingua di Verme) e senza alcun commento. Quindi in realtà l’accusa di essere un verme era rivolta a me e la mia risposta ironica era rivolta al “Professor Pownd”. Punto. Fine della storia vera. Ma adesso comincia quella più interessante, quella finta.
...

CAPITOLO SEI — Un’altra cosa interessante riguarda la notizia che il Papa sarebbe fuori di sé per i “dubbi” dei 4 cardinali su Amoris Laetitia. Edward Pentin ha scritto che Francesco lo è, secondo le sue fonti. Lo stesso giornalista mi invia una serie di domande alle quali mi intima di rispondere “per evitare che la mia non risposta sia riportata come non risposta”. Le domande contengono accuse dirette, eco di quelle sparse dal sistema organizzato dei “trolls”. Ovviamente non rispondo. Ma rifletto sul fatto che mi vien da sorridere quando sento che il Papa è “fuori di sé” dalla rabbia quando accadono queste cose. Davvero sorrido quando leggo questi commenti. Per fare arrabbiare Bergoglio ci vuole ben altro. E non sono certamente queste le cose che lo turbano! Le sue vere preoccupazioni sono pastorali. Lo turba la povertà, l’ingiustizia, il martirio dei cristiani, la violenza, ma non certo queste critiche, E poi ha dovuto affrontare ben altro nella vita per essere turbato da queste cose…

CAPITOLO SETTE — Qual è la morale della storia? Qualcuno ha provato a strumentalizzare la questione dei dubbi dei quattro cardinali per alzare la tensione e creare divisone nella Chiesa. La strategia mediatica è partita subito dopo che i dubia dei Cardinali sono stati resi pubblici e consegnati alla stampa. Non c’era stata grande reazione se non in alcuni circoli. Quindi qualcuno ha pensato bene di creare più rumore possibile per richiamare l’attenzione.

Che cosa ci fa capire questa strategia? Proprio il ricorso alla diffamazione e alla strumentalizzazione, a mio avviso, fa capire tre cose.

— La prima è che l’azione di Francesco è efficace e tocca le corde giuste che reagiscono vivacemente. Mette il dito nella piaga.

— La seconda cosa è che “gli spiriti si esprimono”, come direbbe Bergoglio. Il clima di odio e di provocazione è sempre segno del cattivo spirito che nulla ha a che fare con il Vangelo. Cosi si può fare discernimento con facilità! Se tutto fosse apparentemente tranquillo sarebbe peggio.

— La terza è che quelli ostili a Francesco sono gruppi autoreferenziali che non reggono il dibattito aperto e sereno ma cercano un nemico e vi si abbattono contro, facendosi eco l’un l’altro. Alcuni siti sono un copia incolla acritico. Per non parlare di alcuni account Twitter. Ma queste sono cose note… 

CAPITOLO OTTO — Come uscire da questa impasse? Con la pazienza. Ci vuole tanta pazienza. E confidare nel processo in corso. Gli attacchi fanno parte del processo e sono inevitabili.

CAPITOLO NOVE — Ma le posizioni critiche verso Francesco sono tutte così? Cominciamo a dire che tutti i Papi hanno avuto opposizioni e critiche anche feroci. Basta fare anche adesso un giro in rete per vedere quante volte e con quale aggressività san Giovanni Paolo II ha dovuto subire critiche volgari e pesanti da chi lo riteneva un eretico aperturista. Ho visto un sito che raccoglieva oltre 100 affermazioni ritenute eretiche del Pontefice santo. Quindi niente di nuovo sotto il sole. Ma no, non tutte le posizioni critiche verso Francesco sono così.Alcune sono quelle amate dal Pontefice, cioè sono critiche non polemiche o strumentali, ma che aprono a un dialogo vero e pacato, non provocatorio. Quelle che servono.