domenica 20 marzo 2016

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n.16/2015-2016 (C) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: Lc 22,14-23,56




"Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto" (Lc 13,34). E' il grido di dolore del Messia davanti alla caparbietà e alla durezza del cuore dei capi religiosi. Gesù non piange sulla propria sorte ma su quella di coloro che a breve lo uccideranno inchiodandolo ad una croce. E' questa la manifestazione più grande dell'amore di Dio, come l'amore di una madre che piange la malvagità del figlio. "Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore ! "(Lc 13,35).
E Gesù è da sempre e per sempre 'il Veniente', colui che si manifesta al mondo in povertà, umiltà e mitezza. Per questo subisce il rifiuto. In un mondo dominato dal potere del danaro e dalla violenza delle armi, un Messia che manifesta la sua gloria nella piccolezza, spezzando la sua vita nel servizio agli ultimi, agli scarti dell'umanità, genera solo il rigetto, l'espulsione, come un organismo rifiuta ed espelle da sé un corpo estraneo. La nostra salvezza starà nell'accogliere nella nostra vita 'colui che viene', la nostra fede nell'accettarlo così com'è: umile, povero e indifeso, perché solo così e non in altro modo egli stabilisce il suo Regno. Solo allora potremo anche noi intonare, insieme alla moltitudine dei discepoli il salmo 118 (Lc 19,38), proclamare col salmista che  "La pietra che i costruttori hanno scartato è divenuta la pietra d'angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi."