domenica 28 dicembre 2014

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 5/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: Lc 2,22-40





"Ora lascia,o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua Parola, perché i miei occhi hanno visto la tua Salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele".
Il "Nunc dimittis", è il canto che la liturgia ci fa pregare a compieta, il punto d'arrivo della liturgia del giorno, il canto d'amore di ogni credente che fa della sua vita una continua attesa di colui che deve venire. Simeone è l'uomo che resta in ascolto della Parola del suo Signore (Shimeon), e che, animato dallo Spirito, riesce a vedere in quell'infante fragile e debole che ora stringe fra le sue braccia, la Shekinà di Dio. La Salvezza (Gesù), la Parola fatta carne, il Volto stesso di Dio, ha piantato la sua tenda in mezzo a noi. E' Gesù la Luce venuta a rischiarare le tenebre di Israele, la stessa Luce che avvolge i disprezzati pastori che vegliano nella notte e che ora rifulge anche sui pagani (le genti): è il mistero nascosto da secoli (Ef 3,6). Nessuno, per quanto peccatore, può ormai essere ritenuto escluso dall'Amore di Dio. E' il Dio che si china (Anna) su ogni creatura umana, che mostra a tutti il suo Volto (Fanuele) d'amore, che fa di ognuno noi uomini e donne Beati (Aser). Soltanto adesso possiamo  pronunciare quel "Nome che è al di sopra di ogni altro nome" (Fil 2,9) .