domenica 29 giugno 2014

Ss. 
PIETRO 
E 
PAOLO - 

 Restare credenti… di Antonio Savone


Ss. 
PIETRO 
E 
PAOLO 


Restare credenti… 
di Antonio Savone


At
 12,1-­11;

Sal 33
2Tm
 4,6­-8.17-­18;
 
Mt
16,13-­19




Vie
 diverse
 di
 sequela
 dell’unico
 Maestro.
 Solo
 la
 fantasia
 dello
 Spirito
 poteva
 mettere
 insieme
 persone
 così 
distanti 
l’una 
dall’altra.


Pietro 
chiamato 
sulle 
rive 
del 
lago 
alle
 prese 
con 
il 
suo 
mestiere 
di 
pescatore, 
Paolo
 dalle 
derive
 del
 suo 
integralismo 
religioso.
 Così
 diversi 
da 
conoscere 
l’uno 
nei 
confronti
 dell’altro
 lo 
scontro 
aperto ma
 anche 
l’ammirazione 
più 
sincera.

Pur 
partendo 
da
 condizioni
 di 
vita 
molto 
differenti
 entrambi 
sono
 accomunati
 dall’esperienza 
di 
un
 Dio
 che
 prima
 ancora
 di
 scioglierli
 dalle
 catene
 di
 una
 prigione
 li
 introduce
 in
 un
 cammino
 di
 progressiva 
liberazione 
dalla 
paura
 e 
dalle
 precomprensioni 
e
 pregiudizi 
in
 cui 
si
 ritrovavano.


Due 
che 
hanno 
conosciuto 
la
 fatica
 della 
fede.
 Proprio 
come
 ogni
 uomo 
sulla 
terra.
...
Il 
loro 
andare 
geografico 
per 
i 
territori 
allora 
conosciuti
 credo 
possa 
essere letto 

come 
simbolo 
di
 una
 itineranza
 alla
 quale
 avevano
 acconsentito
 anzitutto
 nel
 loro
 mondo
 interiore,
 là
 dove
 più
 forti
 sono
 le 
resistenze 
a
 misurarsi 
con 
l’inedito.
 Non
 si
 muove 
un 
passo
 fuori 
di
 noi 
se
 non 
si
 è 
disposti
 a
 compierlo 
anzitutto 
dentro
 di
 noi.
 Che
 dobbiamo
 forse 
ascrivere
 a 
questo
 le non 
poche 
resistenze 
che
 registriamo 
oggi 
nella 
comunità 
cristiana?

Mi
 pare
 di
 poter
 individuare
 proprio
 nell’acconsentire
 a
 modificare
 il
 loro
 immaginario
 su
 Dio
 il
 punto 
di 
forza
 su
 cui 
poi
 si 
è
 dispiegata,
 pur 
nella
 diversità
 dei
 percorsi,
 la
 loro 
vicenda. 
Continuamente
 rovesciati
 nelle
 loro
 categorie
 di
 approccio 
al
 reale
 da
 un 
Dio
 dalla 
logica
 capovolta
 e
 che
 su
 di
 loro
 vorrebbe 
costituire 
una
 comunità 
cristiana 
come 
luogo 
di 
criteri 
rovesciati: 
luogo
 in 
cui 
i 
primi sono
 gli 
ultimi, 
il
 potere 
è 
il
 servizio, 
il 
tradimento
 può
 dischiudere 
addirittura 
una 
rinnovata 
fedeltà.


Credo 
sia
 questa 
la
 sfida 
consegnata 
a 
noi 
comunità 
cristiana: 
la 
capacità 
di 
riconoscere 
nelle 
trame
 della 
nostra storia 
la
 rivelazione 
di 
un 
Dio 
capovolto 
alla 
quale acconsentire 
anche 
a 
costo 
di
 mettere
 in 
gioco 
un 
nostro 
sistema 
di 
pensiero. 
...

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