sabato 1 marzo 2014

"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n. 15/2013-2014 (A) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
di Santino Coppolino



Vangelo: Mt 6,24-34






"Non preoccupatevi", è il ritornello che Gesù ripete per ben sei volte.
L'uomo si libera dagli affanni della vita mettendo la propria esistenza nelle mani del Padre, la propria sicurezza non in quello che si possiede (e che poi ci possiede) ma in quello che si condivide con i fratelli. Non è un invito all'inattività, ma ad un impegno che eviti la preoccupazione, che ci impedisca di trasformare il lavoro in un idolo che ci toglie il respiro. Ma l'uomo non si fida del suo Signore, egli è "oligòpistos"(gr.) - "qetan emunà"(ebr.) - "piccolo di fede", una piccolezza che sfocia nell'avidità e che gli fa preferire l'accumulo piuttosto che affidarsi alla Provvidenza del Padre. E come la manna accumulata marcisce (Es 16,14-27), così la vita accumulata nell'affanno marcisce,  non è più vita, genera vermi di morte. "Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia": sforzatevi cioè di formare una comunità nuova, alternativa al mondo e alle sue logiche di morte, dove al posto dell'avere ci sia il condividere, al posto del potere ci sia il servizio, al posto dell'odio ci sia l'amore vicendevole gli uni verso gli altri.
"e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta", così facendo nessuno sarà privo del necessario e nessuno rovinerà la vita per soddisfare i suoi bisogni, la nostra stessa vita diventerà "un sacrificio vivente, santo e gradito a Dio: è questo il nostro culto spirituale"(Rm 12,1).