giovedì 23 gennaio 2014

Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani - SESTO GIORNO: Insieme… cerchiamo di essere uniti

Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani

18 - 25 gennaio 2014


LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA



SESTO GIORNO: Insieme… cerchiamo di essere uniti

Giudici 4:1-9 Se vieni anche tu, ci vado

Dopo la morte di Eud il popolo d'Israele andò di nuovo contro la volontà del Signore. A causa della loro condotta il Signore abbandonò gli Israeliti in potere del re cananeo Iabin, che regnava ad Asor. Comandante
del suo esercito era Sisara, che risiedeva a Caroset-Goìm. Iabin aveva novecento carri da guerra di ferro e da venti anni opprimeva duramente Israele. Allora gli Israeliti invocarono l'aiuto del Signore. In quel tempo era giudice, capo d‘Israele, la profetessa Debora, moglie di Lappidòt. Il popolo andava da lei per aver giustizia.
Essa accoglieva gli Israeliti in una località tra Rama e Betel, nel territorio collinare di Èfraim, seduta sotto una palma, che fu poi chiamata palma di Debora. Un giorno essa mandò a chiamare Barak, figlio di Abinoàm, che stava a Kedes di Nèftali, e gli disse: Questi sono gli ordini del Signore Dio d‘Israele: ―Va‘ e prendi con te diecimila uomini della tribù di Nèftali e di Zàbulon e portali con te sul monte Tabor. Il Signore attirerà Sisara, il comandante di Iabin, al torrente Kison con i suoi carri e le sue truppe, e li farà cadere nelle vostre mani‖. Barak le disse: Se vieni anche tu, ci vado; altrimenti no. Essa rispose: Sì, verrò con te. Ma questo non ti farà onore, perché il Signore darà Sisara in mano a una donna!

Salmo 34 (33), 1-15 Cerchi la pace e ne segua la via

Di Davide. Si riferisce a quando egli si finse pazzo davanti ad Abimelec e, scacciato, se ne andò.

Benedirò il Signore in ogni tempo:
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io voglio gloriarmi del Signore:
gli umili udranno e saranno felici.
Celebrate con me il Signore perché è grande,
esaltiamo tutti insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore e mi ha risposto,
da tutti i timori mi ha liberato.
Chi guarda a lui diventa raggiante,
dal suo volto svanisce la vergogna.
Se un povero grida, il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angustie.
L‘angelo del Signore veglia su chi lo teme
e lo salva da ogni pericolo.

Gustate e vedete com‘è buono il Signore:
felice l'uomo che in lui si rifugia.
Ubbidite al Signore, voi suoi fedeli:
nulla manca all'uomo che lo teme.
Anche il leone può soffrire la fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.

Venite, figli, ascoltatemi:
io vi insegnerò il timore del Signore.
Se un uomo desidera gustare la vita,
se vuole vedere molti giorni felici,
tenga lontano la lingua dal male
con le sue labbra non dica menzogne.
Fugga il male e pratichi il bene, cerchi la pace e ne segua la via!

1 Corinzi 1, 10-15 Siate uniti: abbiate gli stessi pensieri e le stesse convinzioni

Fratelli, in nome di Gesù Cristo, nostro Signore, vi chiedo che viviate d‘accordo. Non vi siano contrasti e divisioni tra voi, ma siate uniti: abbiate gli stessi pensieri e le stesse convinzioni. Purtroppo alcuni della famiglia di Cloe mi hanno fatto sapere che vi sono litigi tra voi. Mi spiego: uno di voi dice: "Io sono di Paolo"; un altro: "Io di Apollo"; un terzo sostiene: "Io sono di Pietro"; e un quarto afferma: "Io sono di Cristo". Ma Cristo non può essere diviso! E Paolo, d‘altra parte, non è stato crocifisso per voi. E nessuno vi ha battezzati nel nome di Paolo. Grazie a Dio non ho battezzato nessuno di voi, eccetto Crispo e Gaio. Così nessuno può dire di essere stato battezzato nel mio nome.

Luca 22, 24-30 Tra i discepoli sorse una discussione

Tra i discepoli sorse una discussione per stabilire chi tra essi doveva essere considerato il più importante. Ma Gesù disse loro: I re comandano sui loro popoli e quelli che hanno il potere si fanno chiamare benefattori del popolo. Voi però non dovete agire così! Anzi, chi tra voi è il più importante diventi come il più piccolo; chi comanda diventi come quello che serve. Secondo voi, chi è più importante: chi siede a tavola oppure chi sta a servire? Quello che siede a tavola, non vi pare? Eppure io sto in mezzo a voi come un servo. Voi siete quelli rimasti sempre con me, anche nelle mie prove. Ora, io vi faccio eredi di quel regno che Dio, mio Padre, ha dato a me. Quando comincerò a regnare, voi mangerete e berrete con me, alla mia tavola. E sederete su dodici troni per giudicare le dodici tribù del popolo d‘Israele.

Tre spunti di riflessione
La disunione descritta nella Prima lettera ai Corinzi (1, 12-13) rileva una lettura distorta del vangelo, che mina dall‘interno l‘integrità del messaggio di Cristo. Riconoscere il conflitto e la divisione, come hanno fatto i familiari di Cloe, è il primo passo per ristabilire l‘unità.

Donne come Debora e Cloe costituiscono una voce profetica nel popolo di Dio in tempi di conflitto e di divisione, mettendoci di fronte al bisogno di essere riconciliati. Queste voci profetiche possono rendere le persone capaci di radunarsi in rinnovata unità per agire insieme.

Mentre ci sforziamo per essere uniti negli stessi pensieri e nelle stesse convinzioni, siamo chiamati a cercare il Signore e la sua pace, come scrive il salmista.

Domande per la riflessione personale

-Ricordi qualche circostanza in cui chiamare profeticamente per nome dolorosi disaccordi di una chiesa è stato l‘inizio di un rinnovato impegno verso una più profonda unità?

-Quali questioni causano ancora divisioni all‘interno dell‘ecumene? Quali sentieri verso una maggiore unità scorgi?


Il testo è tratto da:
Parola del Signore – La Bibbia, Traduzione interconfessionale in lingua corrente
Leumann / Roma, Elledici / Alleanza Biblica Universale, 2000