venerdì 8 novembre 2013

La sconvolgente verità sul naufragio di Lampedusa dell'11 ottobre scorso raccontata dai superstiti

Le foto di bambini, uomini e donne siriani morti nel naufragio dell'11 ottobre

La verità sul naufragio di Lampedusa
''Così l'Italia ci ha lasciati morire'

Dal barcone naufragato l'11 ottobre erano partite tre telefonate di soccorso alle autorità italiane. Ma la centrale operativa ha perso due ore. E alla fine ha risposto: 'Chiamate Malta'. Così sono annegati 268 siriani in fuga dalla guerra, tra cui 60 bambini

La morte di 268 profughi siriani, annegati l'11 ottobre a largo di Lampedusa, poteva essere evitata. Un'inchiesta de “l'Espresso” ricostruisce l'incredibile comportamento delle autorità italiane e l'effetto dei regolamenti europei. Ci sono state tre chiamate di soccorso via satellite ignorate. Due ore di attesa in mare. Per poi scoprire che l’Italia non aveva mobilitato nessun aereo, nessuna nave della Marina, nessuna vedetta della Guardia costiera. Anzi, dopo due ore, la centrale operativa italiana ha detto ai profughi alla deriva a 100 chilometri da Lampedusa che avrebbero dovuto telefonare loro a Malta, lontana almeno 230 chilometri. 

Due ore perse: dalle 11 alle 13 di venerdì 11 ottobre. Se gli italiani si fossero mobilitati subito o avessero immediatamente passato l’allarme ai colleghi alla Valletta, la strage non ci sarebbe stata.

Il drammatico racconto di Mohanad Jammo, 40 anni. Ad Aleppo in Siria, una delle città distrutte dalla guerra civile, era il primario dell’Unità di terapia intensiva e anestesia dell’Ibn Roshd Hospital, un ospedale pubblico, direttore del servizio di anestesia e anti rigetto del team per i trapianti di rene, oltre che manager della clinica franco-siriana “Claude Bernard”. Nel naufragio il dottor Jammo è sopravvissuto con la moglie, ex docente universitaria di ingegneria meccanica, e la loro bimba di 5 anni. Ma ha perso i figli Mohamad, 6 anni, e Nahel, 9 mesi, i cui corpi non sono stati ritrovati.
Guarda il video

Per ricordare il naufragio dell'11 ottobre proponiamo:

  • il video della Marina Militare delle operazioni di soccorso...

  • il racconto e le immagini del ricongiungimento di alcuni nuclei familiari che erano stati divisi nelle operazioni di salvataggio...