lunedì 15 luglio 2013

PAURA DEI POVERI, PAURA DEL PAPA di José Maria Castillo


PAURA DEI POVERI,
PAURA DEL PAPA
di
José Maria Castillo

E’ un fatto che nella Chiesa sono numerose le persone alle quali non piace papa Francesco. Anzi, è un fatto anche che nella Chiesa ci sono persone che hanno paura di questo papa. Una paura che si spiega non solo perché Francesco è un uomo che non si adatta alle abitudini e alla maniera “normale” di procedere dei papi che abbiamo conosciuto, ma anche perché Francesco non smette di parlare di un tema che, a quanto pare, rende nervose non poche persone. Mi riferisco al tema dei poveri.
Non so cosa abbiano i poveri perché, quando si pone il loro problema, siamo in molti (mi ci metto anch’io, certamente) a sentirci male, soprattutto quando si presenta in profondità, con tutte le sue cause e conseguenze.
La denuncia
Inoltre, e questa è la cosa più grave, questo papa non si limita a ricordarci l’amore che dobbiamo avere nei confronti dei bisognosi, ma, oltre a questo e soprattutto a questo proposito, nei suoi discorsi e nelle sue omelie è solito scagliarsi contro la gente di Chiesa, denunciando, senza peli sulla lingua, i funzionari della religione che non fanno quello che devono fare, che si comportano come degli arrampicatori che vogliono solo piazzarsi in posti di potere, guadagnare denaro e vivere bene. Francesco è arrivato persino a denunciare pubblicamente i mafiosi vestiti con la sottana. Non eravamo abituati a questo linguaggio sulle “auguste labbra del Pontefice”, com’era solito esprimersi L’Osservatore Romano ai tempi di Giovanni XXIII, il quale tagliò corto con una tale sciocchezza nel modo di parlare.[...]
Non vi è dubbio che di nuovo si sta verificando esattamente quello che ripetono insistentemente i vangeli: i sommi sacerdoti del tempo di Gesù, con le altre autorità religiose, anziani e scribi, “avevano paura” (Mt 21, 26. 46; Lc 20, 19; Mc 11, 18; Lc 22, 2; Mc 11, 32; 12, 12). Paura di chi? Della gente, del popolo, dei poveri. Così dicono i testi dei vangeli. Come dicono anche che Gesù a bruciapelo disse in faccia a loro che avevano trasformato il tempio in un “covo di banditi” (Mt 21, 13; cf. Ger 7, 11 par). Per questo il papa non ha avuto riguardo nel ripetere, riferendosi a determinati ecclesiastici attuali, che sono dei “ladri”. E Francesco aggiungeva: “lo dice il Vangelo”.
È solo l’inizio?...

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