lunedì 8 luglio 2013

Il Papa a Lampedusa - cronaca di un evento di portata storica - prima parte


È il primo viaggio apostolico dall'inizio del Pontificato di Papa Francesco. 

Poco prima delle 8.00 è decollato dall'aeroporto militare di Ciampino un Falcon 900 dell'Aeronautica militare con a bordo il Pontefice che atterra alle 8.51 
Ad accoglierlo allo scalo dell’isola il sindaco Giusy Nicolini, l’arcivescovo di Agrigento monsignor Francesco Montenegro e il parroco don Stefano Nastasi. 
Il Pontefice viene accompagnato a Cala Pisana e a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera raggiunge la porta d’Europa.
Il prefetto della casa Pontificia, monsignor Georg Gaenswein, e il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi sono i «volti noti» che accompagnano Papa Francesco anche sulla motovedetta. 
Nel seguito stretto, salito con il Pontefice sull'imbarcazione, ci sono però anche il segretario del Papa monsignor Alfred Xuereb e l'assistente di camera Sandro Mariotti, il sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Giovanni Angelo Becciu, il generale Domenico Giani, capo della Gendarmeria, e il reggente della Casa Pontificia, padre Leonardo Sapienza. 
Accanto al Papa anche l'arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro e il parroco di Lampedusa don Stefano Nastasi.
Al largo della costa di Lampedusa il Pontefice getta in mare una corona di fiori in ricordo delle migliaia di vittime immigrate che hanno trovato la morte nel tentativo di raggiungere le coste italiane. 
Prima del gesto si è raccolto in un momento di preghiera.

L'imbarcazione viene 'scortata' da una piccola flottiglia di pescherecci dell'isola che spesso hanno soccorso i migranti. 



Intanto sono arrivati a bordo di un pullman del centro d'accoglienza i migranti che incontreranno Papa Francesco. 
I profughi indossano tutti un cappellino bianco. 
Tra loro ci sono molti giovani, donne e minori. Sono una cinquantina i profughi che incontreranno al molo Favaloro il Santo Padre, come richiesto dallo stesso Pontefice. Tra loro ventidue sono di religione musulmana. I due più piccoli hanno 13 anni. 
Alle 9.35 al molo Favaloro Papa Francesco sorridente saluta uno ad uno i migranti. 
Oggi pregheremo l’uno per l’altro e anche per quelli che oggi non sono qui”. Lo ha detto il pontefice incontrando i migranti al molo Favaloro di Lampedusa. Migranti che hanno chiesto aiuto al Papa. “Vorremmo che ci aiutasse”, ha affermato uno dei giovani stranieri. “Abbiamo sofferto tantissimo”, ha aggiunto un altro. E ancora: “siamo costretti a rimanere”, “vorremmo che l’Italia ci aiutasse”, ma che lo facessero “anche altri Paesi europei”. E’ stato lo stesso Pontefice a chiamare a sé e ad invitare a parlare i migranti che lo hanno accolto al molo Favaloro. Alcuni dei giovani stranieri avevano preparato i loro brevi messaggi. Tutti gli hanno chiesto aiuto.
In tutta l’isola sono decine di cartelli che hanno accolto il pontefice. 
Molti sono stati esposti anche al molo Favaloro.
Alle 10.00 – Il Papa passa vicino ad alcune barche abbandonate, sono quelle che migliaia di migranti in queste settimane hanno raggiunto Lampedusa, ultimo lembo di terra a sud d’Europa. 
Ad accoglierlo circa quindicimila persone, fra isolani, abitanti della vicina Linosa e turisti. Il Papa stringe le mani di decine di fedeli che lo hanno accolto allo stadio di Lampedusa e bacia numerosi bimbi. La sicurezza fatica a contenere l'entusiasmo degli isolani. Una vera e propria festa, una esplosione di gioia sta accogliendo il Papa che intanto sulla sua auto che procede molto lentamente continua a baciare ed abbracciare i bambini.