giovedì 25 luglio 2013

GMG Rio2013 - Santuario di Nostra Signora della Concezione Aparecida (testi, foto e video)


GMG Rio2013
24/7/2013


Tappa ad Aparecida del Papa per affidare alla “Madonnina nera” tanto cara ai brasiliani, il buon esito della Gmg e la vita del popolo latinoamericano. 

Il Papa ha dovuto raggiungere la città mariana prima in aereo e poi in elicottero a causa del maltempo. Nella notte due chilometri di fila per migliaia di pellegrini, che sfidando il maltempo si sono messi in coda per poter essere all’interno della Basilica per la Messa. 
Ad Aparecida, dove sta piovendo a dirotto, attendono il Papa circa 200 mila fedeli, è salito sulla jeep bianca non blindata e più volte ha fatto fermare il veicolo per salutare i fedeli e benedire e baciare i bambini. 
Il Santo Padre è stato accolto dall’arcivescovo, card. Raymundo Damasceno Assis, da alcune Autorità locali e poco dopo dal Rettore. 
Papa Francesco, giunto nel Santuario di Aparecida per celebrare la Messa con i vescovi della Provincia, si è soffermato brevemente nella Sala dei 12 Apostoli, dove è esposta l’immagine della Vergine Aparecida. 
Qui ha recitato questa breve preghiera: 
Madre Aparecida, come Te un giorno, così mi sento oggi davanti a te e a Dio, che ci propone per la vita una missione i cui contorni e limiti non conosciamo, le cui esigenze intravediamo appena. 
Ma, nella Tua fede grazie alla quale “nulla è impossibile a Dio”,Tu, o Madre, non hai esitato ed io non posso esitare.
C. Ecco la Serva del Signore. Avvenga per me secondo la tua parola
Così, o Te, come Te, io abbraccio la mia missione. Nelle tue mani pongo la mia vita, E andiamo, Tu-Madre ed Io-Figlio, a camminare insieme, credere insieme, lottare insieme, vincere insieme, come sempre insieme camminaste Tu e Tuo Figlio.
C. Donna, ecco tuo figlio! Figlio, ecco tua Madre!
Madre Aparecida, un giorno portasti Tuo Figlio al tempio per consacrarlo al Padre perché fosse totalmente disponibile alla missione. Portami oggi dallo stesso Padre, consacrami a Lui con tutto quello che sono e con tutto quello che ho.
C. Sono qui! Inviami!
Madre Aparecida, pongo nelle Tue mani e porto al Padre i nostri e Tuoi giovani, la Giornata Mondiale della Gioventù: quanta forza, quanta vita, e quanto dinamismo che germoglia ed esplode e che può essere al servizio della vita, dell’umanità.
C. Accogli e santifica, o Padre, la Tua gioventù!
Infine, Madre, ti chiediamo: rimani qui, accogli sempre i Tuoi figli e figlie pellegrini, ma vieni anche con noi, stai sempre al nostro fianco ed accompagna nella missione la grande famiglia di fedeli, soprattutto quando la Croce pesa di più, sostieni la nostra speranza e la nostra fede. 
C. Sii fedele fino alla morte ed io ti darò la corona della vita! Amen
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In silenzio, con lo sguardo fisso sulla piccola statua di terracotta è rimasto in preghiera silenziosa. Il Papa ha poi deposto ai piedi della Madre di Cristo un mazzo di fiori.
Dopo la preghiera alla Vergine nel santuario di Aparecida il Papa si è ritirato in sagrestia per prepararsi alla celebrazione eucaristica iniziata attorno alle ore 11.10 nella Basilica. Il cardinale Assis ha introdotto la Messa dando il benvenuto al Santo Padre e offrendogli una riproduzione della statua della Santa Vergine e un calice. Si è rivolto con affetto al Pontefice augurandogli di testimoniare autenticamente l’amore del Vangelo, l’amore ai poveri.
Ecco alcuni passaggi del discorso del Santo Padre:








Leggi il testo integrale dell' OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

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Al termine della Messa, Papa Francesco ha consacrato il suo Pontificato a Nostra Signora Aparecida. 
Questo il testo della preghiera di consacrazione:
O Maria Santissima, per merito di Nostro Signore Gesù Cristo, nella Tua amata immagine di Aparecida, spargi innumerevoli benefici su tutto il Brasile. Io, anche se indegno di far parte dei Tuoi figli e figlie, ma pieno di desiderio di partecipare dei benefici della Tua misericordia, prostrato ai Tuoi piedi, ti consacro la mia mente, perché pensi sempre all’amore che meriti; ti consacro la mia lingua perché sempre Ti lodi e diffonda la Tua devozione; ti consacro il mio cuore perché, dopo Dio, Ti ami sopra ogni cosa. Accoglimi, o Regina incomparabile, Tu che Cristo Crocifisso ci ha donato per Madre, nel beato numero dei tuoi figli e figlie; accoglimi sotto la tua protezione, soccorrimi in tutte le mie necessità spirituali e temporali, soprattutto nell’ora della mia morte. 
Benedicimi, o Cooperatrice Celeste, e con tutta la tua potente intercessione, rinfrancami nelle mie debolezze affinché, servendoTi fedelmente in questa vita, io possa lodarTi, amarTi e renderTi grazie in cielo, per l’eternità. E così sia!

Un fragoroso e gioioso applauso ha salutato la benedizione finale impartita dal Santo Padre. 
Il Pontefice ha abbandonato l’altare dove è avvenuta la celebrazione stringendo tra le braccia la statua della Madonna donatale all’inizio della Messa e si è intrattenuto per alcuni minuti a salutare i fedeli raccolti nella chiesa con una particolare attenzione per i disabili sistemati nelle prime file. 
Papa Bergoglio ha rivolto un saluto anche ai rappresentanti di altre confessioni cristiane e religiose tra le quali quella ebraica e islamica.
Il Santo Padre si è poi affacciato dal balcone del santuario percorrendolo più volte per permettere a tutti di vederlo. 
Il Papa ha detto: “Fratelli e sorelle, io non parlo portoghese, devo parlare spagnolo, perdonatemi. Perdonatemi, il mio cuore ringrazia, che la Madonna di Aparecida benedica tutte le vostre famiglie, e la vostra patria”. Sua Santità scherza, vuole vedere se la folla riesce a comprenderlo e chiede: “una madre si può dimenticare dei suoi figli?”. La folla risponde: “Noooo”. “Bravi – risponde il Santo Padre – allora capite!”. Prima di lasciare il balcone afferma: “Pregate per me e che Dio vi benedica… Ora me ne vado e vi saluto”. 
Il Papa ha lasciato la piazza mentre migliaia di persone acclamavano il suo nome: “viva Papa Francesco!”
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GMG Rio2013 - La partenza, il viaggio in aereo e l'incontro con i giornalisti (testi, foto e video)