Papa Francesco sembra deciso a intervenire sullo Ior prima dell'estate. Probabilmente entro il 31 luglio, quando l'Istituto finirà l'indagine interna sui conti dei suoi clienti. Ormai il problema non è il «se» ma solo il «quando». E nel momento in cui si intensificano le voci di un provvedimento della magistratura italiana nei confronti della direzione della «banca del Vaticano», i tempi potrebbero subire una brusca accelerazione...
Fino all'inizio di giugno non risulta che Francesco abbia ancora ricevuto il capo dello Ior: un particolare che non può non fare pensare alla volontà di non offrire una legittimazione prima di avere deciso che fare della «banca».
«Questa storia è finita», racconta una delle personalità più addentro alle questioni dell'Istituto per le opere di religione. «Il Papa interverrà, e presto. Lo Ior rischia di apparire un marchio scaduto. E siccome rappresenta il crocevia dei rapporti fra Vaticano e Stato italiano, e fra Chiesa e comunità finanziaria internazionale, diventa un problema da risolvere. E rapidamente». Gli accenni continui di Bergoglio a una Chiesa cattolica che deve diventare povera, ancora martedì scorso con il riferimento a San Pietro che «non aveva un conto in banca», fanno rizzare antenne d'allarme nel torrione dello Ior...
La novità è che stavolta si ha la sensazione di avere dall'altra parte del Tevere un Papa deciso a fare radicalmente pulizia: perché ne è convinto, e perché il mandato ricevuto dal Conclave è questo. In una Curia inquieta in attesa delle sue decisioni, si parla di un pontefice impaziente di agire; soprattutto quando percepisce la volontà di far finta di niente e di non cambiare nulla dei vecchi metodi.
Bisognerà capire a quale prezzo, e con quali conseguenze. Ma non sembra che Francesco sia spaventato da quanto potrebbe succedere. Anzi, vuole che accada. E, se è possibile, quanto prima.
Leggi tutto: Verso una riforma radicale dello Ior Il Papa vuole agire entro luglio di Massimo Franco
Vaticano: parla l'avvocato della Santa Sede
Vatileaks, Ior, trasparenza, anti-riciclaggio, pedofilia nella Chiesa, i mass media e i pregiudizi della stampa. Intervista esclusiva all'avvocato della Santa Sede Jeffrey Lena.
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''Nella Curia ci sono persone sante, davvero, ma c'è anche una corrente di corruzione. Si parla di una ‘lobby gay', ed è vero, esiste, e noi dobbiamo valutare cosa si può fare'', parola di Papa Francesco. La Chiesa devastata dagli scandali, tra sesso, soldi e potere, è al centro di "Giallo Vaticano", il nuovo appuntamento di Servizio Pubblico più, lo spazio di approfondimento del programma di Michele Santoro, in onda , giovedì 13 giugno, alle 21.10su La7.
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