Dal Vangelo secondo Giovanni
14,15-16.23-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
"Gli apostoli erano lì, seduti, in attesa della venuta dello Spirito. Erano lì come fiaccole pronte e in attesa di essere illuminate dallo Spirito Santo per illuminare con il loro insegnamento l'intera creazione... Erano lì come agricoltori che portano la semente nella falda del loro mantello in attesa di ricevere l'ordine di seminare. Erano lì come marinai la cui barca è legata al porto del Figlio e che attendono di ricevere la brezza dello Spirito. Erano lì come pastori che hanno appena ricevuto il bastone del comando dalle mani del grande Pastore dell'ovile e aspettano che siano loro distribuite le greggi...
O Cenacolo, nel quale venne gettato il lievito che fece fermentare l'intero universo! Cenacolo, madre di tutte le chiese! Grembo meraviglioso che ha generato templi per la preghiera! Cenacolo che vide il miracolo del roveto ardente! Cenacolo che stupì Gerusalemme con un prodigio ben più grande di quello della fornace che meravigliò gli abitanti di Babilonia! Il fuoco della fornace bruciava coloro che erano attorno, ma proteggeva coloro che erano in essa. Il fuoco del Cenacolo raduna coloro che dal di fuori desiderano vederlo, mentre conforta quanti lo ricevono. O fuoco la cui venuta è parola, il cui silenzio è luce! Fuoco che fissi i cuori nell'azione di grazie!"
(Efrem Siro, Sermone per la Pentecoste)
Trasportiamoci oggi, con tutto il nostro essere, nel Cenacolo e lasciamoci accendere come lampade dallo Spirito Santo per illuminare l'intera creazione, lasciamoci seminare come terreno arato e fertile, lasciamoci sospingere dalla brezza verso l'oceano dell'amore, lasciamoci condurre ai pascoli della contemplazione orante.
Preghiamo con insistente supplica: Vieni Spirito Consolatore, trasformaci col tuo soffio ricreatore, dilata il nostro cuore, rendi puro il nostro sguardo, splendente il nostro volto; feconda con la tua forza il seme della Parola perché riecheggi sempre nel nostro cuore e nella nostra mente e venga proclamata con coraggio dalle nostre labbra. Amen!
(fonte: Eremo S. Biagio)