Ci stringiamo con immenso affetto a Benedetto XVI perché la sua rinuncia al servizio di Vescovo di Roma e del ministero petrino nella Chiesa è stata un atto di grande coraggio e amore. Di grande coraggio come gli uomini e le donne con il cuore libero e gli stessi mezzi di comunicazione hanno messo in luce con titoli a tutta pagina. Parlano di decisione sorprendente, storica, epocale. Per me, invece, è quasi l’ultima e autentica enciclica in cui giunge a pienezza il senso di un Pontificato non lungo, ma denso di valore teologico, di autorevolezza culturale e di testimonianza pastorale, vissuti con un magistero indifeso e disarmante...
«È stato un Papa che si è preoccupato molto circa la chiarezza della fede. Accusato di essere un conservatore, ha compiuto gesti rivoluzionari. Per esempio, prima ha sollecitato e poi accolto il parere della Commissione teologica internazionale, sul fatto che il Limbo non c’è nella Bibbia, e che quindi gli appena nati che muoiono non battezzati vanno in Paradiso. E anche quando ha voluto di nuovo l’Incontro di Assisi (osteggiato dagli ambienti conservatori), ha aggiunto a testimonianze religiose anche la voce dei non credenti, a significare che anche loro sono alla ricerca. È stata una grande rivoluzione pastorale»
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...“Sì - sottolinea mons. Robert Zollisch arcivescovo di Friburgo e presidente della Conferenza episcopale tedesca - papa Benedetto è in molti aspetti un pontefice: ha voluto costruire ponti tra fede e ragione, ponti verso Dio, ponti tra confessioni e religioni, per preparare in questo modo la via alla pace nel mondo e donare crescita al Regno di Dio”.
“Papa Benedetto XVI è un pastore convinto e convincente della sua Chiesa. Ciò che nella sua preghiera alla Colonna mariana a Monaco di Baviera ha chiesto nel 2006 alla Madre di Dio per tutti i credenti, lo distingueva: Aiutaci a diventare pazienti ed umili, ma anche liberi e coraggiosi”...
E’ una notizia che ha sorpreso tutti e che dice la grandezza di questo Papa. Se il Santo Padre ha pensato e riflettuto, di fronte al Signore, ritenendo di non avere più le forze e le energie fisiche per il buon governo della Chiesa, dobbiamo renderci conto che abbiamo un grande Papa
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Poche volte, nella sua storia, la Chiesa è stata chiamata a vivere momenti come questo. Il Papa, nel pieno delle sue facoltà personali e dei suoi poteri, annuncia le dimissioni, creando una situazione assolutamente inedita. Al di là delle tante informazioni e discussioni io credo, carissimi, che è prima di tutto nella preghiera che dobbiamo accogliere questa notizia... (Nosiglia)
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