giovedì 31 gennaio 2013

Benedetto XVI Io credo in Dio: il Padre onnipotente



Benedetto XVI

Io credo in Dio: il Padre onnipotente



Cari fratelli e sorelle,
nella catechesi di mercoledì scorso ci siamo soffermati sulle parole iniziali del Credo: “Io credo in Dio”. Ma la professione di fede specifica questa affermazione: Dio è il Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. Vorrei dunque riflettere ora con voi sulla prima, fondamentale definizione di Dio che il Credo ci presenta: Egli è Padre.
Non è sempre facile oggi parlare di paternità. Soprattutto nel mondo occidentale, le famiglie disgregate, gli impegni di lavoro sempre più assorbenti, le preoccupazioni e spesso la fatica di far quadrare i bilanci familiari, l’invasione distraente dei mass media all’interno del vivere quotidiano sono alcuni tra i molti fattori che possono impedire un sereno e costruttivo rapporto tra padri e figli. La comunicazione si fa a volte difficile, la fiducia viene meno e il rapporto con la figura paterna può diventare problematico; e problematico diventa così anche immaginare Dio come un padre, non avendo modelli adeguati di riferimento. Per chi ha fatto esperienza di un padre troppo autoritario ed inflessibile, o indifferente e poco affettuoso, o addirittura assente, non è facile pensare con serenità a Dio come Padre e abbandonarsi a Lui con fiducia.
Ma la rivelazione biblica aiuta a superare queste difficoltà parlandoci di un Dio che ci mostra che cosa significhi veramente essere “padre”; ed è soprattutto il Vangelo che ci rivela questo volto di Dio come Padre che ama fino al dono del proprio Figlio per la salvezza dell’umanità. Il riferimento alla figura paterna aiuta dunque a comprendere qualcosa dell’amore di Dio che però rimane infinitamente più grande, più fedele, più totale di quello di qualsiasi uomo. 

Leggi il testo integrale dell'UDIENZA GENERALE di BENEDETTO XVI Mercoledì, 30 gennaio 2013


“Dall’obiezione di coscienza alla coscienza dell’obiezione” - Roma 26 gennaio 2013

Si è svolto a Roma sabato 26 gennaio 2013, il Convegno “Dall’obiezione di coscienza alla coscienza dell’obiezione”, a 40 anni dal riconoscimento giuridico dell’obiezione di coscienza al servizio militare in Italia, promosso dalla Commissione Episcopale della CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, Caritas Italiana e Pax Christi Italia.
Molte le personalità chiamate a portare il proprio contributo e testimonianza, a partire da S.E. Mons. Giovanni Giudici(Presidente di Pax Christi) e S.E. Mons. Giuseppe Merisi (Presidente di Caritas Italiana). Sono inoltre intervenuti o hanno portato la loro testimonianza p. Luigi Lorenzetti, mons. Giuseppe Pasini, don Franco Monterubbianesi, Giuliana Bonino, Domenico Rosati, Alfredo Remedi, S.E. Mons. Luigi Bettazzi (Presidente emerito di Pax Christi), Sandro Gozzo, Massimo Paolicelli e Antonio De Filippis.

Leggi il saluto introduttivo di S.E. mons. Giuseppe Merisi (.pdf)
Leggi l'intervento di mons. Giuseppe Pasini (.pdf)

Nel pomeriggio si è tenuta una specifica sessione dedicata alle "esperienze di nonviolenza e riconciliazione di oggi, a partire dai Corpi civili di pace e dalla Difesa civile non armata e nonviolenta, con i contributi di Nicola Lapentadell’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”, di Davide Cacchioni, del Collettivo giovani di Pax Christi, e di Aldo Cimmino, attivista napoletano di “Libera”.

Ascolta l'intervista a mons. Giuseppe Merisi, presidente di Caritas Italiana a Radio Vaticana

Un bilancio a quarant'anni dalla Legge 772. L'attualità del servizio civile
Leggi tutto: L'obiezione è viva

Servizio civile, 40 anni per la pace
Il servizio civile grande occasione per educare i cittadini all'impegno contro la violenza e tutte le guerre.
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mercoledì 30 gennaio 2013

Ricordo del Mahatma Gandhi

Gandhi
giusto tra le genti

Nel 1948, mentre si sta recando come ogni giorno alla preghiera della sera, viene ucciso con tre colpi di pistola da un giovane indù Mahatma Gandhi, profeta della non violenza e dell'amore universale...
Il Mahatma, la «grande anima», come era ormai chiamato Gandhi, venne ucciso perché il suo progetto di amore universale per alcuni non era tollerabile. Prima di cadere dolcemente a terra, ferito a morte, egli pronunciò un'unica parola: «Rama», invocando il nome di Dio, perché perdonasse il suo uccisore. (Tratto da: Comunità di Bose, Il libro dei testimoni)

Ogni anno la fine di gennaio offre la possibilità di riflettere su una delle figure che più hanno lasciato un segno nella storia dell’umanità, almeno a memoria d’uomo. Senza dubbio, infatti, il Mahatma Gandhi, morto il 30 gennaio 1948 sotto i colpi di pistola sparati a bruciapelo da un fanatico indù, rappresenta una delle figure più carismatiche apparse nell’ultimo secolo. È stato, infatti, portatore di un vero dono di Dio per l’umanità intera, ben al di là della sua cultura e religione, del suo humus di provenienza e del contesto storico in cui ha vissuto....
Oggi Gandhi sembra dimenticato nel suo Paese e nel mondo, con il sopravvento di diversi integralismi (anche indù) e con la globalizzazione che sembra irridere i suoi ideali del sarvodhaya (benessere per tutti). Ma questo non è prova di un fallimento. Sono fatti, che sembrano piuttosto riecheggiare la profezia di un altro grande del suo tempo, Albert Einstein, che, commentandone la morte, disse: «Le generazioni a venire, forse, non potranno credere che uno come lui possa davvero aver camminato, un giorno, sulle strade di questo mondo»...
Leggi tutto: Ricordando Gandhi

... La fede trascende la ragione. L'unico consiglio che posso dare è di non tentare l'impossibile.


Gandhi - Discorso su Dio

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Concilio Vaticano II e Liturgia /1

La Chiesa in relazione a Dio: 
la Liturgia opera di Cristo e della Chiesa.
Rilettura della “Sacrosanctum Concilium”  
(primo incontro)
p. Nino Fazio

Incontro tenuto il 28 gennaio 2013 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) nell'ambito dell' ITINERARIO DI FORMAZIONE PER LA VITA CRISTIANA "IL CONCILIO VATICANO II - NUOVA PENTECOSTE DELLA CHIESA" Anno I - 2013 Anno della Fede, promosso dal Vicariato di Barcellona P.G.

1.La liturgia è riconosciuta “luogo” in cui l’Evento Vaticano II è stato maggiormente avvertito “nella Chiesa e nel mondo”, provocando vivacità teologica e teologale, spirituale e pastorale.
2. Punto d’arrivo – la Sacrosanctum Concilium (= SC) – di attese di rinnovamento (non solo liturgico)
nella chiesa cattolica e di partenza per l’attuazione del Concilio. SC – essa stessa – “culmen et fons”,
“culmine e fonte”.
3. La prospettiva di fondo del documento, nel suo orientamento dottrinale (la teologia liturgica, acquisita attorno al Mistero Pasquale) e nell’apertura al futuro, è di promuovere il rinnovamento globale della vita ecclesiale.
Fondamento della riforma liturgica è il riferimento di rinnovamento per “educare alla vita buona del Vangelo”.
...
GUARDA IL VIDEO

"Un abbraccio che salva. Tu sei l'amico di Dio" di P. Alberto Neglia

I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA – 2013
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L’AMICO DI DIO
Barcellona P.G. (ME) - 23 gennaio 2013 ore 20,00
presso la la sala del convento 
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto

"Lettura del Vangelo di Luca - 
Prologo di Luca e Vangelo dell’Infanzia: Lc 1-2"
a cura di P. Alberto Neglia 
Un frammento dell'incontro:
"Un abbraccio che salva. Tu sei l'amico di Dio"

La locandina con il Calendario degli incontri (pdf)

martedì 29 gennaio 2013

Adozioni internazionali e affido familiare

Un calo così vistoso forse non se lo aspettavano nemmeno gli addetti ai lavori, che pur da un paio di anni segnalano grosse difficoltà. Il -22,8 per cento di bambini adottati nel 2012 non è una semplice diminuzione fisiologica visti gli anni di crisi; è, invece, un vero e proprio crollo. 

Ci sono povertà più gravi e più profonde rispetto a quelle determinate dalla crisi economica. Povertà che prosciugano l’anima delle persone e delle famiglie e rendono più sterile e quindi più fragile il cuore dell’intera società. Il nuovo calo delle adozioni (meno 22,8% nel 2012 rispetto all’anno precedente), ultimo segnale di un trend negativo ormai consolidato da anni, che va ad aggiungersi al crollo dell’affido familiare (meno 700 nel biennio 2008-2010), va iscritto in questo quadro di impoverimento progressivo della pubblica generosità. 

Le ragioni di questa flessione sono da ricercarsi, secondo gli esperti della Commissione, nel rallentamento delle procedure adottive da parte di alcuni Paesi...
Le famiglie adottive invece risiedono in maggioranza in Lombardia (459 coppie), Lazio (293), Toscana (241), Veneto (233) Piemonte (170). Si tratta, come in passato di nuclei con coniugi che possiedono un titolo di studio medio-superiore e appartengono a categorie lavorative impiegatizie, delle libere professioni e degli insegnanti.
In un'inchiesta pubblicata nel dicembre 2011, Popoli aveva analizzato le caratteristiche di questo fenomeno e le cause di un costante calo del numero di adozioni internazionali in Italia.

Affido, una proposta-provocazione
Dopo l’uscita delle Linee d’indirizzo nazionali sull’affido familiare, le associazioni dibattono se sia meglio chiudere o lasciare esistere le comunità educative.
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“Non sono numeri” Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2012 - 22° Rapporto Caritas e Migrantes - Video DIVERSAMENTE ITALIANI



“Non sono numeri”
dai numeri all’integrazione degli stranieri 
Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2012
22° Rapporto Caritas e Migrantes


Si è svolto nel teatro “Vittorio Currò” dell’Oratorio salesiano di Barcellona Pozzo di Gotto, il convegno di presentazione del Dossier statistico sull’immigrazione del 2012: una raccolta di dati, statistiche, e notizie circa le aree di origine, i flussi, l’inserimento, il lavoro e le conseguenze sul territorio del fenomeno migratorio. In una sala gremita di gente di tutte le età e, come orgogliosamente sottolineato dal sindaco Maria Teresa Collica, “di tutti i colori”, è stato presentato il Rapporto 2012, il 22simo dal 1991, anno in cui per la prima volta la Chiesa propose la realizzazione del Dossier, rivelatosi ottimo punto di partenza e utile strumento per affrontare un fenomeno che interessa l’Italia, un tempo paese di emigrazione, dagli anni Sessanta del Novecento...
Speranza di tutti gli intervenuti è quella di creare, anche e soprattutto attraverso strumenti come il Dossier, le condizioni perché l’immigrato possa integrarsi e non essere visto come “diverso”, per evitare quella caccia all’uomo temuta dal prof. Saitta, affinché la banalità del male di ieri, che ha condotto al mostro del nazi-fascismo, non si tramuti nella banalità del male di oggi, che diffonde la paura dell’altro, del diverso che, come sottolineato da mons. Colosi, “non è un nemico ma un compimento, il nostro destino”.



Video realizzato dal filmaker Luigi Siracusa con l'occasione della presentazione del Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes "Non sono numeri", Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

lunedì 28 gennaio 2013

Omelia di P. Gregorio Battaglia (video)


III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

(ANNO C)
27-01-2013

Omelia di P.Gregorio Battaglia
Fraternità Carmelitana 
di Pozzo di Pozzo di Gotto 

... Perché veniamo a Messa la domenica?... il Signore vuole rivolgere a noi la sua Parola, quella Parola che ci è consegnata in un libro, e noi desideriamo raccoglierci intorno a questa Parola perché, nel momento in cui il nostro orecchio ascolta, è Dio che ci sta parlando e noi abbiamo bisogno di quella Parola come il pane, più del pane, perché questa Parola diventa per noi sostanza, forza, incoraggiamento. Se potessimo scoprire che a Messa ci andiamo perché ne abbiamo un bisogno matto! abbiamo questo bisogno di incontrarci con la Parola perché quella Parola ci rinnova interiormente, ci unifica, fa di noi questa sua famiglia e in Gesù, Lui, l'evangelo del Padre, questa bella notizia, è Gesù che ci diceva, se tu ascolti, oggi per te la liberazione, anche per te la possibilità di diventare libero, libero da ogni schiavitù, da ogni oppressione...




Non lasciatemi nel cassonetto


Non lasciatemi nel cassonetto

Ogni volta che in tv si parla di un bambino abbandonato i cronisti criminalizzano la madre ma non citano la legge sul parto segreto in ospedale nè la possibilità dell'adozione.

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domenica 27 gennaio 2013

Preghiera dei Fedeli - Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME) - III domenica del Tempo Ordinario - anno C



Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)






Preghiera dei Fedeli
III domenica del Tempo Ordinario anno C
27 gennaio 2013


Barcellona P.G. (ME) - 28 gennaio 2013 - Appuntamento "Itinerario di Formazione per la Vita Cristiana"

"Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah" - video

"Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah” è il DVD ideato e narrato da Moni Ovadia e curato da Elisa Savi, con la partecipazione di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Antonio Albanese, Nicoletta Braschi, Lorenzo Cherubini, Luciano Ligabue, Luciana Littizzetto, Shel Shapiro, per affrontare il tema della Shoah, ricostruendo, in chiave narrativa e documentaristica, il clima culturale e sociale da cui si è sviluppato lo sterminio, alimentato da atteggiamenti collettivi, come il razzismo e le discriminazioni che esistono e si rafforzano ancora nelle società attuali.


La più grande tragedia della storia

Quando vennero

"Se questo è un uomo" di Primo Levi

"Il canto del popolo ebraico massacrato" di Yitzhak Katzenelson

La deportazione gli ebrei italiani

Shel Shapiro legge da "La notte di Eli Wiesel"

La banalità del male

La testimonianza dei sopravvissuti

E' avvenuto, quindi può avvenire di nuovo



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Lectio del Vangelo della domenica a cura di fr. Egidio Palumbo



Lectio del Vangelo 
della domenica

a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)


III DOMENICA del TEMPO ORDINARIO - anno C - 27-1-2013

Non padroni, ma discepoli e servi della Parola

... Accostiamoci ora alla pagina del vangelo di questa domenica (Lc 1,1-4; 4,14-21). Sono due pagine diverse: la prima è l’introduzione del vangelo (Lc 1,1-14), la seconda inizia a narrare del ministero pubblico di Gesù in Galilea, soffermandosi in particolare sulla lettura e commento di Gesù della pagina del profeta Isaia (Is 61,1-2) nella sinagoga di Nazareth (Lc 4,14-21). Sembrano due pagine diverse e “distanti”, ma solo ad una prima lettura. Se leggiamo con più attenzione il testo, ci accorgeremo che in realtà queste pagine sono strettamente connesse. 
Ma prima è necessario premettere un’annotazione: Lc 4,21-30, dove si narra del rifiuto di Gesù da parte della sinagoga, che costituisce la seconda parte della pagina evangelica, la liturgia ce la farà leggere, ascoltare e meditare la prossima domenica. Certo è che il “taglio” non ci permette di cogliere subito l’unità della pagina. Perciò è importante tenerlo presente fin da ora, e chiedersi: perché la sinagoga prima accoglie Gesù (Lc 4,20-22), fissa lo sguardo su di lui, lo riconosce come colui che porta a compimento nel nostro oggi la Parola di Dio, lo riconosce come l’origine e il fondamento della nostra fede (Eb 12,2), poi cambia totalmente atteggiamento, opponendogli un netto rifiuto, fino a volerlo gettare giù da un monte (Lc 4,23-30)?....


sabato 26 gennaio 2013

Verso la giornata della memoria - Video da RaiNews

RaiNews - Diritti negati del 25 gennaio 2013

Dalla grande storia alle storie dei protagonisti della tragedia dell’Olocausto. Nasce cosi’ Ella’s Secret, un’opera di Harris Freedman, che racconta l’incontro-scontro di due donne: Ella, scampata giovanissima alla strage nazista ed Helga, vissuta nella Germania di Hitler. In studio con Luce Tommasi, le due attrici, Lydia Biondi, Ella sulla scena e Michetta Farinelli, che interpreta il ruolo di Helga. E sempre per parlare di memoria dell’Olocausto, in preparazione della Giornata del 27 gennaio, interviene a Diritti anche Carlo Bugatti, direttore del Museo comunale della Fotografia di Senigallia, che ha seguito con le scuole romane la documentazione fotografica del progetto “Pietre d’inciampo” per ricordare le vittime della Shoah.

Verso la giornata della memoria

"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n. 8 di Santino Coppolino

Rubrica
Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica
di Santino Coppolino



III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 
(ANNO C)
 Vangelo: Lc 1,1-4; 4,14-21


"...in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto, o illustre Teofilo". Rendersi conto, lett. "conoscere", e cioè fare esperienza vitale, della incrollabilità della Parola, della Roccia su cui è fondata, resa salda la fede di Teofilo -l'amico di Dio- e quella dei credenti di ogni generazione.

 A questo Luca ci vuole condurre, lui che ha appreso l'annuncio della Salvezza che è Gesù Figlio dell'Altissimo(1,32) da coloro che sono stati testimoni oculari della Sua vicenda umana. E Gesù comincia il Suo ministero pubblico nella bellicosa Galilea (regione sempre in fermento, in rivolta, covo preferito degli Zeloti), nella sua Nazareth, di Sabato, nella Sinagoga. E il brano del Profeta Isaia che Gesù legge è di quelli che mettono i brividi: esso rinfranca i cuori di coloro che attendono che il Signore visiti il suo popolo, risveglia mai troppo sopiti desideri di liberazione: Dio ha ascoltato il grido degli oppressi, non ha dimenticato i suoi figli, il Messia è in mezzo a noi.

 Egli proclama l'Anno di Grazia del Signore, l'anno Giubilare, nel quale è resa Giustizia e rimessi i debiti, "il giorno della vendetta di Dio"(Is 61,2), ma.....


Giornata della Memoria - rassegna proposte TV

Domenica 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria, istituita nel 2000 per ricordare le numerose vittime dello sterminio nazista. Come di consueto anche la tv celebrerà l’importante commemorazione attraverso trasmissioni, approfondimenti, film e fiction offrendo una programmazione piuttosto variegata di cui riportiamo un'ampia rassegna:

Su Rai3, questa sera alle 23,30, andrà in onda in prima tv La Pianista Bambina (Hiding in the Spotlight), film liberamente ispirato all’omonimo best-seller di Greg Dawso, che ha raccolto e raccontato le testimonianze della madre, Zhanna e di sua sorella Frina, due talenti musicali sopravvissuti all’Olocausto, grazie alla musica. 
Rai1, oltre a proporre diversi spazi di approfondimento all’interno di Uno Mattina, La vita in diretta e Domenica In, manderà in onda domenica sera alle 21:30 il capolavoro di Roberto Benigni La vita è bella, film del 1997, vincitore l’anno successivo di tre premi Oscar: per il miglior attore protagonista, per il miglior film straniero e per la migliore colonna sonora.
Su Rai 5 verrà trasmesso il film-documentario Segni di pace ad Auschwitz in un giorno di sole, un viaggio materiale e spirituale delle grandi religioni mondiali dentro i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Rai Educational ricorderà invece la Shoah, come ogni anno, con uno speciale realizzato attraverso i filmati presi dalle Teche Rai e con un video-reportage girato direttamente nei campi di sterminio.
Su Rai Storia dalle 19.55 andrà in onda lo Speciale sul Giorno della Memoria, a seguire alle 21.00 saranno proposti gli speciali Dixit Guerre – Shoah: storia di tre donne - La pianista di Theresienstadt, e alle 22:00 Dixit Guerre – Shoah: storia di tre donne: nate in un campo di concentramento.
Rai Movie proporrà una lunga “maratona” è ricorderà le vittime della Shoah con una rassegna di ben 11 film. 24 ore di programmazione per non dimenticare l’Olocausto. Si comincia con Il cielo cade (6.30) – la tragica vicenda di due bambine adottate dagli zii dopo la morte dei genitori – film con Isabella Rossellini liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Lorenza Mazzetti, diretto da Andrea e Antonio Frazzi. La storia d’amore tra la cantante Sally Bowles (Liza Minnelli) e il giovane Brian durante l’ascesa al potere del regime nazista è, invece, il leitmotiv del pluripremiato Cabaret (ore 8.10) di Bob Fosse, vincitore di 8 premi Oscar.Alle ore 14.10 sarà la volta della pellicola diretta da Roberto Rossellini, Il generale della Rovere, con Vittorio De Sica che si spaccia per generale badogliano della Resistenza. Si prosegue con una nuova lettura delle memorie di Anna Frank nel film di Jon Jones, Il diario di Anna Frank, in onda alle 16.30, mentre alle 19.10 Constantin Costa Gavras dirige Amen, la controversa storia tra la Chiesa e un chimico ufficiale delle SS realmente esistito. In prima serata, La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler (ore 21.15) di Oliver Hirschbiegel. Pellicola in cui Bruno Ganz, uno dei massimi attori tedeschi contemporanei, veste i panni del dittatore ormai fuori controllo. Alain Delon è, invece, il protagonista della seconda serata in Mr. Klein (ore 23.45) di Joseph Losey. In chiusura, Vincitori e vinti (ore 01.55), capolavoro di Stanley Kramer che ricostruisce in chiave romanzesca il processo di Norimberga del 1948, con un cast eccezionale tra cui Spencer Tracy, Burt Lancaster, Richard Widmark, Marlene Dietrich, Maximilian Schell, Judy Garland e Montgomery Clift. Infine, il più recente e scioccante Good (ore 04.55) di Vicente Amorim, con Viggo Mortensen nei panni di un introverso e sprovveduto professore di letteratura nella Germania del 1933, che si ritrovò coinvolto nel più atroce e vergognoso crimine del XX secolo.

Programmazione tv Mediaset - Su Canale 5 il film Fuga per la libertà – L’Aviatore con Sergio Castellitto ed Anna Valle andrà in onda in prima serata il 29 Gennaio: il regista Carlo Carlei ha approfittato dell’occasione per fare un invito “alle generazione di oggi e di domani a non dimenticare”. 
Su Rete 4 invece, proprio giorno 27 Gennaio, andrà in onda di pomeriggio la fiction Mafalda di Savoia – Il coraggio di una principessa con Stefania Rocca, incentrata sulla figura della moglie di Filippo d’Assia, morta nel campo di concentramento di Buchenwald nel settembre del 1943; in seconda serata invece sarà trasmesso il film Jacob il Bugiardo con Robin Williams. 
Su Iris alle 21.05 Schindler’s List – La lista di Shindler, film di Steven Spielberg dedicato a Oskar Schindler che ha salvato un migliaio di ebrei da quel terribile sterminio. Infine spazio a Senza Destino che racconta della vita di un ragazzino di 14 anni nella città di Auschwitz. 
Il canale all news di Mediaset, TgCom24, invece ha preparato un ciclo di appuntamenti (tutti i giovedì in prima serata dal 24 Gennaio fino a metà Febbraio) realizzati da Gabriella Simoni per ricordare l’Olocausto attraverso le storie di chi ha vissuto quelle terribili persecuzioni. 
Su Mediaset Premium il 27 Gennaio, alle ore 16.25, verrà trasmesso il film Defiance – I giorni del coraggio su Premium Cinema Energy, mentre sulla piattaforma Premium Play fino al 1° Febbraio saranno visibili film, da This must be the Placea Canone inverso, e una serie di documenti ad hoc, dall’intervista a Liliana Segre, testimone della Shoah, a Boris Pahor, scrittore sloveno che ha vissuto le persecuzioni razziali fasciste e la deportazione nel lager.

Su La7 alle 14.05 andrà in onda il film Exodus, di Otto Preminger, con Paul Newman, alle 21,10 sarà la volta de Il Concerto, film di Radu Mihaileanu, che racconta le vicissitudini del direttore d’orchestra del Bolchoï, Andrei Filipov, che all’apice del successo, a causa del rifiuto di allontanare alcuni musicisti di origine ebraica, perde il lavoro e cade in disgrazia. A seguire il film Agli ordini del Fuher e al servizio di sua Maestà, e il documentario Io non vi ho dimenticato, di Richard Trank, con la narrazione di Nicole Kidman; incentrato sul processo di Norimberga.


Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "La Chiesa del grembiule, sentinella di Pace Giustizia e Salvaguardia del Creato" di don Luigi Renna



IN PIEDI, COSTRUTTORI DI PACE!

Convegno Nazionale di Pax Christi 
Alessano e Santa Maria di Leuca 
29 - 31 Dicembre



Don Luigi Renna (Docente di teologia morale- Facoltà Teologica Pugliese)
La Chiesa del grembiule non è una identità astratta, ma è popolo di Dio che si identifica con il volto di uomini e donne, vescovi, laici, presbiteri e religiosi che camminano nella compagnia degli uomini di buona volontà. In questa Chiesa del grembiule troviamo don Tonino, testimone credibile, che vive il suo sensus ecclesiae in compagnia degli uomini di buona volontà. Fu Giovanni XXIII ad indirizzare, per la prima volta, una lettera enciclica non solo ai vescovi e ai fedeli tutti, ma anche a tutti gli uomini di buona volontà: era il 4 aprile 1963, e l’enciclica era la Pacem in terris, la grande lettera sulla pace senza se e senza ma. La Chiesa non può che camminare così, pena la perdita della sua identità...

venerdì 25 gennaio 2013

Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Pensieri scomodi di don Tonino sulla pace" di mons. Vito Angiuli


IN PIEDI, COSTRUTTORI DI PACE!

Convegno Nazionale di Pax Christi 
Alessano e Santa Maria di Leuca 
29 - 31 Dicembre



Mons. Vito Angiuli (Vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca)
 ... riprendo alcune linee del pensiero di don Tonino sulla pace. Richiamo, innanzitutto, la prospettiva teologica della sua riflessione sulla pace. Essa si esprime secondo quattro direzioni:sacramentale, staurologica, cristologica ed escatologica...


"Lo spirito del Concilio Vaticano II " di fr. Egidio Palumbo (VIDEO)

"Lo spirito del Concilio Vaticano II "
di fr. Egidio Palumbo (VIDEO)
 
Incontro tenuto il 23 gennaio 2013 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) nell'ambito dell' ITINERARIO DI FORMAZIONE PER LA VITA CRISTIANA "IL CONCILIO VATICANO II - NUOVA PENTECOSTE DELLA CHIESA" Anno I - 2013 Anno della Fede, promosso dal Vicariato di Barcellona P.G.

Uno spirito nuovo per un “balzo in avanti”
... Con spirito nuovo intendiamo dire una mentalità nuova, una visione di vita cristiana ed ecclesiale diversa, uno stile di vita e un modo di essere più aderente al vangelo e alla tradizione cristiana (quella con la “T” maiuscola) più sana, autentica e genuina. È uno spirito nuovo finalizzato a fare – come disse papa Giovanni XXIII nel Discorso per l’apertura – «un balzo innanzi verso una penetrazione dottrinale e una formazione delle coscienze; è necessario che questa dottrina certa e immutabile, che deve essere fedelmente rispettata, sia approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo. Altro è infatti il deposito della Fede, cioè le verità che sono contenute nella nostra veneranda dottrina,altro è il modo con il quale esse sono annunziate, sempre però nello stesso senso e nella stessa accezione. Va data grande importanza a questo modo e, se sarà necessario, elaborarlo con pazienza; si dovrà cioè adottare quella forma di esposizione che più corrisponda al magistero, la cui indole è prevalentemente pastorale» (Gaudet Mater Ecclesia, Discorso per l’apertura del Concilio, 6.5). ....
 
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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013 - Quel che il Signore esige da noi - VIII giorno: letture bibliche e commenti


SETTIMANA DI PREGHIERA
PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 
18-25 gennaio 2013
Quel che il Signore esige da noi
(cfr. Michea 6, 6-8)

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
VIII giorno 25 gennaio 2013

Gli otto temi della Settimana, si riferiscono a diversi modi di camminare, aiutandoci così a focalizzare le varie dimensioni di un autentico discepolato, che cammina nel sentiero della giustizia e che conduce alla vita (cfr. Prov 12,28a).


OTTAVO GIORNO: Camminare insieme nella celebrazione

I testi biblici parlano in questo giorno di una celebrazione, non nel senso di celebrare un traguardo di successo, ma come segno di speranza in Dio e nella sua giustizia. In modo analogo, la ricorrenza della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è il nostro segno di speranza che l’unità sarà raggiunta nei tempi e con i mezzi di Dio.

Leggi tutto: VIII giorno


FARE LA GUERRA CREA POSTI DI LAVORO di Mario Pancera

FARE LA GUERRA CREA POSTI DI LAVORO

La Repubblica italiana non è fondata sul lavoro, ma sulla guerra.
Non lo vedo soltanto io, lo dicono anche altri, da tempo. Il lavoro manca, i soldi per la cosiddetta Difesa si trovano. Miliardi in aerei, sommergibili, soldati, bombe. Strumenti di morte...

Alla tv si vedono case distrutte, montagne di pietrame, ferri, calcinacci, folle vocianti che trasportano di corsa uomini e donne feriti, sangue, barelle, bare. Si mandano i droni a uccidere anche i sospetti (tutte notizie tratte dalla stampa). Circa 80 mila morti in Siria: si uccidono tra di loro. Il caso più recente è il Mali, terra di petrolio, uranio, fosfati, dove pure gli islamici si uccidono tra loro e aspettano gli occidentali. Carestia nel Sahel: milioni e milioni di persone non hanno da mangiare. Muoiono. Ci sono anche centinaia di suicidi tra i soldati veterani occidentali. Però ci sono i soldi per le armi. Molti paesi scalpitano per partecipare alla mattanza. 
Si parla di futura ricostruzione, di nuovi «piani Marshall», come dopo la seconda guerra mondiale in Europa, cioè di offrire denaro ai sopravissuti per riaverlo decuplicato in pochi anni. Ecco trovato il metodo per dare posti di lavoro, ed essere anche ringraziati. Ma non c’è un piano Marshall per resuscitare i morti...

Leggi tutto: FARE LA GUERRA CREA POSTI DI LAVORO di Mario Pancera


giovedì 24 gennaio 2013

Festa di san Francesco di Sales Patrono dei giornalisti


Festa di 
San Francesco di Sales
Patrono dei giornalisti


Caro san Francesco di Sales,
sono passati quattro secoli ma sembra di essere tornati ai bei tempi quando pubblicasti l'«Introduzione alla vita devota». È arrivata anche quest'anno la tua festa e tutti ti cercano, sei il patrono dei giornalisti... Chissà, forse qualcuno tra noi si è ricordato che quando lo pubblicasti il tuo libro andò letteralmente a ruba. E sai - di questi tempi - per noi giornalisti questo ormai è diventato un miracolo talmente grande da far impallidire persino la liquefazione del sangue di san Gennaro...
Sia come sia, sono tante le diocesi che in questi giorni chiamano a raccolta i giornalisti per la festa in tuo onore. E tanti vescovi colgono l'occasione per proporre riflessioni alte sul tema della comunicazione. Il bello è che sono tanti anche i giornalisti che rispondono all'invito...
Scusami, caro patrono, ma ho proprio paura che la tua festa si stia trasformando in una raffica di convegni un pochino ipocriti, che assomigliano molto a una terapia di gruppo...
Leggi tutto: Caro patrono ti scrivo di Giorgio Bernardelli

Il dibattito sul giornalismo è sempre vivo e vivace. In occasione del 24 gennaio, festa dei giornalisti, è il caso di riprendere la riflessione. In genere parlando del giornalismo si fa riferimento al giornalista, alla sua figura, al suo ruolo. Si parla, ovviamente, anche dei giornali, dette testate, delle piattaforme. E in realtà oggi dovremmo parlare di più del «pubblico», cioè dei lettori.
Il pubblico sta uscendo da una posizione passiva e sta mettendo sotto pressione l’ecosistema mediatico. La tecnologia abilita nuove forme di rapporto con il pubblico. La credibilità dell’informazione, ad esempio, va continuamente verificata e legittimata in un contesto di relazioni, e dunque diviene «affidabilità»; l’autorevolezza diviene «competenza»; e il giornalista un «testimone competente e affidabile».
Leggi tutto: Il giornalista è ancora quello di una volta? di Antonio Spadaro

Cari fratelli e sorelle,
in prossimità della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2013, desidero proporvi alcune riflessioni su una realtà sempre più importante che riguarda il modo in cui le persone oggi comunicano tra di loro. Vorrei soffermarmi a considerare lo sviluppo delle reti sociali digitali che stanno contribuendo a far emergere una nuova «agorà», una piazza pubblica e aperta in cui le persone condividono idee, informazioni, opinioni, e dove, inoltre, possono prendere vita nuove relazioni e forme di comunità...