mercoledì 28 novembre 2012

Quasi nel silenzio mediatico in Siria 40.000 cadaveri abbandonati, a pochi km dalla Palestina

Foto di www.facebook.com - Vogliamo la siria LIBERA
Un video agghiacciante ha fatto da buongiorno.
Un video dove c’è solo un accumularsi di corpi di bimbi, un accatastarsi di urla di madri private del più grande amore, strappato via nel sangue e nell’incomprensibilità di un conflitto che ormai è trasceso nella mattanza, semplice, chiara, palese, mattanza.
I bimbi di questo video si chiamavano, e per le loro madri continueranno a chiamarsi, Shahd, Muhammed, Adnan Fateba, Zainab, Iman, Ounoud e Mamdouh.
Un paese che era gelsomino e pane caldo, ora è un mattatoio, una tonnara, un qualcosa di indescrivibile.
Ed ora non voglio parlare di quest’abominio, non voglio dirvi quel che penso dei missili, dei coltelli che sgozzano, dell’areonautica che lavora bombardando senza sosta dell’esercito di Assad, non voglio dirvi quel che penso delle truppe mercenarie che si son appropriate di una rivolta reale che finalmente muoveva mani piedi e voci contro anni di silenzio forzato, di tortura e carcere.
Ora come ora parlare di Siria vuol dire vomitare un odio e un disprezzo infinito per buona parte delle forze in campo: anche se consapevole di quanta mia Siria è lì a resistere alle truppe di Assad come ai proclami islamici dei ribelli arrivati da chissà dove, consapevole di quanto popolo siriano ci sia e ci sia stato nelle strade che urlavano IRHAL, via via da qui, al regime del partito Baath.
Insomma nessun articolo di racconti di guerra, nessun articolo di sterile geopolitica incapace di parlare del dramma umano.
Quel che voglio chiedermi in queste righe è PERCHE’, perché a meno di 400 km dalla Palestina si accumulano nei furgoncini corpi di bimbi come fossero sacchi di farina, perché le urla di quelle mamme non arrivano alle vostre orecchie, non vengono pubblicate sulle vostre bacheche facebook che fino a pochi giorni fa erano invase solo da Gaza.
Giuro, non riesco a capirlo...

Attenzione video con immagini shoccanti