Oggi a Genova la diciassettesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie", promossa dall'associazione Libera e Avviso Pubblico per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie. "Genova Porta d'Europa " è lo slogan che accompagnerà la giornata, durante la quale si incontreranno nel capoluogo ligure oltre 500 familiari (italiani e stranieri) delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 familiari.
La memoria e l'impegno sono già stati protagonisti nella capitale ligure a partire dal pomeriggio del 16 marzo con l'incontro tra i familiari delle vittime delle mafie e la veglia ecumenica.
Sono tanti, più di 400, e vengono dalle regioni dove la mafia, le mafie, hanno colpito più duro: Calabria, Sicilia, Campania. I familiari delle vittime delle mafie, riuniti al teatro Carlo Felice di Genova per la 17/ma Giornata della memoria e dell'impegno voluta da Libera, si conoscono e si riconoscono guardandosi negli occhi. Don Luigi Ciotti che siede davanti a loro comincia a parlare ricordando una frase di Saveria Antiochia, madre di Roberto, il poliziotto che venne massacrato dai killer di Totò Riina e Bernardo Provenzano mentre cercava di salvare Ninni Cassarà. "Quando ti uccidono un figlio sparano anche su di te", aveva detto Saveria poco prima di morire. "E così - dice don Ciotti - è necessario che tutti sentano sulla pelle quei colpi di pistola, perché venga mantenuta alta la memoria e perché la lotta alla mafia non si fermi"...
Si è conclusa con un lungo discorso di don Luigi Ciotti la manifestazione al Porto Antico di Genova, evento centrale della 17/a Giornata della Memoria e dell'Impegno promossa da Libera.
Guarda la pagina di LIBERA dedicata alla manifestazione con Il Messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la galleria fotografica della giornata:
L'intervento di don Ciotti al Punto di Corradino Mineo