Lectio del Vangelo della domenica
a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
IV domenica Quaresima/B - 18.03.2012
La quarta tappa dell’itinerario quaresimale concentra la nostra attenzione su Cristo dono dell’amore di Dio per il mondo. La pagina evangelica (Gv 3,14-21) fa parte del dialogo, avvenuto di notte, tra Gesù e Nicodemo (Gv 3,1-21), il quale viene esortato a rinascere dall’alto, dallo Spirito, per vedere il Regno di Dio, cioè per fare esperienza del Senso vero e ultimo della vita (ciò che nel prosieguo dell’evangelo di Giovanni equivarrà a “vita eterna”).
Nicodemo sembra di fraintendere le parole di Gesù («come può nascere un uomo quando è vecchio… »: Gv 3,4), o forse poi le capisce molto bene («come può accadere questo?»: Gv 3,9), ma avrà bisogno di tempo per interiorizzarle, perché sia fatta un po’ di luce nella sua “notte oscura”; e infatti Nicodemo lo ritroveremo quasi alla fine del vangelo, al momento della sepoltura di Gesù con gli aromi profumati offerti per ungere il corpo di Gesù (Gv 19,39).
Ma intanto Nicodemo continua ad ascoltare il discorso di Gesù che gli sta parlando non delle cose del “cielo”, cioè di Dio in sé, ma delle cose della “terra”, cioè di Dio in relazione alla nostra umanità inserita nelle complesse e difficili vicende della storia e del mondo, di Dio che ha inviato il Figlio dell’uomo, il quale prima di salire al cielo (la risurrezione) è disceso dal cielo, ovvero ha assunto la nostra umanità e ha vissuto fino in fondo – senza schifarsi di noi – le vicende liete e tristi, belle e drammatiche di questo nostro mondo.
Ma, in particolare, come ha vissuto Gesù la sua esistenza umana di Figlio dell’uomo? Parte da qui la pagina evangelica di questa domenica...