Lectio del Vangelo della domenica
a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
VII domenica T.O./B - 19.02.2012
Gesù ritorna di nuovo a Cafarnao in una casa (Mc 2,1-12), probabilmente quella di Pietro (Mc 1,29). È la casa della comunità, dove si radunano molte persone per ascoltare Gesù che annuncia la Parola. Ma a causa della folla, vi è un paralitico, portato da quattro persone, che non può entrare nella comunità: trova la porta sbarrata a causa della presenza della folla. Accade, infatti, che la stessa comunità, per il suo stile di vita, a volte può diventare un ostacolo per gli altri (ma anche per sé) all’incontro con il Cristo. Della porta della comunità, che è segno della presenza accogliente di Cristo (Gv 10,9; Mc 1,33), spesso noi ne diventiamo i padroni indebiti e i maldestri custodi, a causa di certe nostre idee “fondamentaliste” su Dio, su Cristo, sulla Chiesa, sui suoi ministri, sulla morale, ecc.
Ci domandiamo: perché al paralitico è sbarrato l’ingresso per incontrare Cristo?...
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