giovedì 3 novembre 2011

"Religione all'italiana. L'anima del paese messa a nudo" di Franco Garelli - Credenti senza chiesa?

I profeti di sventura faranno bene a rivedere le proprie fragili certezze. E gli ottimisti a oltranza a misurarsi con la complessità di un quadro tutt'altro che omogeneo. Ma un dato è certo: gli italiani costituiscono un’eccezione nell'Occidente. Né bigotti sanfedisti, né mangiapreti secolarizzati, impossibili da inserire in qualche facile schema. Tanto che si può ben parlare di una «via italiana», del tutto originale, alla modernità religiosa.

La secolarizzazione, sebbene in maniera più lenta anche a causa della pervasività del cattolicesimo, sembra avanzare, come emerge da un confronto critico dei dati. Basti analizzare i dati forniti da Garelli ieri e oggi su alcune questioni chiave come l’esistenza di Dio, la credenza nella vita dopo la morte, la frequenza ai riti religiosi e la pratica della preghiera.

Cattolici delusi, eppure pieni di speranza. Credenti appassionati ma senza punti di riferimento: voltano le spalle alle cosiddette "gerarchie ecclesiastiche", da cui si sentono lontani, forse traditi. Una fede necessaria, quella dei "cattolici senza chiesa", ma in certo senso fai-da-te e disorientata. Forse ridotta a pratica intima e privata, che stenta a divenire pubblica (dopo la lunga stagione della Dc), condivisa, comunitaria. Del culto di questi credenti e dello scollamento rispetto alla chiesa istituzionale (simile alla divaricazione, amara e drammatica, che avviene oggi tra classe politica e società?) parliamo con Gian Franco Svidercoschi autore di Mal di Chiesa. Dubbi e speranze di un cristiano in crisi e con Franco Garelli, sociologo, autore de La Chiesa in Italia e il suo nuovo volume, Religione all'italiana. L'anima del paese messa a nudo, il Mulino.
Ascolta il servizio RAI Radio3 "Quei credenti senza chiesa"