lunedì 10 ottobre 2011

Riapre il Cortile dei Gentili

Ottobre, è tempo di riaprire il Cortile. Anche perché gli «agnostici che a motivo della questione su Dio non trovano pace sono più vicini al Regno di Dio di quanto lo siano i fedeli "di routine"», come ha sottolineato Benedetto XVI domenica a Friburgo, a conclusione della sua visita in Germania. L'iniziativa per un «dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea», evocato dal pontefice nel "bilancio di fine anno" alla Curia romana nel dicembre 2009, ha ormai preso piede grazie all'operazione "Cortile dei gentili, la fondazione promossa dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Ora nuovi appuntamenti si profilano all'orizzonte, di carattere pubblico, editoriale e telematico.

Il Cortile dei Gentili ritorna in un autunno ricco di incontri. Innanzitutto con l'appuntamento di Bucarest l' 11 e il 12 ottobre. Il cardinale Gianfranco Ravasi, in visita in Romania come ministro della cultura del Vaticano, oltre i colloqui e dibattiti previsti riceverà un dottorato honoris causa all' università della capitale rumena. Alla sua lectio magistralis seguirà un dialogo con il fisico e filosofo Horia-Roman Patapievici. E poi, il 12, vi saranno cinque interventi di intellettuali rumeni sull' argomento «Umanesimo e spiritualità». Il sottotitolo di queste relazioni è una domanda stimolante: «È possibile un dialogo sulla trascendenza?».

L’obiettiva provocazione che la proposta di Benedetto XVI di istituzione di un nuovo cortile dei gentili contiene merita, a mio avviso, un supplemento di riflessione e meditazione, in quanto il numero di atei, di agnostici o più direttamente di persone per le quali la religione è una cosa estranea sta crescendo anche in Paesi tradizionalmente cattolici come l’Italia. 

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